E' uno sport poco conosciuto. E che ti farà venire voglia a tutti gli appassionati di cultura e storia. Il club subacqueo del Tarn, Cap Plunge 81, ha appena inaugurato un laboratorio di immersione archeologica subacquea nel sito di Cap Découverte. Il club sarà ora in grado di fornire formazione a tutti coloro che vorranno poi partecipare volontariamente a cantieri subacquei o di scavo subacqueo.
I subacquei dovranno cercare riproduzioni di stoviglie o ceramiche risalenti all'epoca gallo-romana rese disponibili tramite una partnership con l'Archeosito di Montans.
E se il club ha potuto lanciare questa formazione è grazie al sito di Cap Découverte. Il luogo è l'antica miniera, riempita d'acqua dopo il 1997, che appartiene al dipartimento del Tarn perfetto per offrire questi corsi di formazione esulta Sylvain Gourc, coordinatore del progetto archeologico del club Cap diving 81. “Senza questo luogo non avremmo potuto pensare al progetto allo stesso modo, nel senso che ha un potenziale incredibile. Nelle sale conferenze abbiamo accesso agli spogliatoi, abbiamo accesso a un compressore subacqueo per riempire il nostro carri armati.”
E il Tarnais prosegue sull'interesse anche del lago: “C'è una divisione delle profondità che ci permette davvero di praticare in sicurezza. Con acque non salate, dove non c'è vento, né traffico, né tempesta. Questo ci permette di avere tutto sotto controllo, di sentirci davvero concentrati sull'insegnamento. ci permette di accogliere anche persone senza esperienza. È necessario un discreto livello di immersione ma non è necessario essere un Cousteau o un archeologo.” Il lago Sainte-Marie a Cap-Découverte misura 1300 m di diametro e raggiunge gradualmente i 300 m di profondità.
L'idea è davvero poterlo fare acquisire le basi di questa pratica abbastanza tecnica continua ovviamente il Tarnais. “Noi prendiamo subacquei federali di livello 2. Hanno bisogno di un po' di autonomia e li addestriamo nelle tecniche specifiche dell'immersione archeologica. Per questo abbiamo un aspirapolvere subacqueo, prendiamo le misure, entriamo in contatto con i mobili antichi così voi bisogna avere un occhio attento. Ma lì non è questione di essere un accademico per poter iniziare.”
E una volta diplomati, i tirocinanti potranno partecipare volontariamente al cantiere degli scavi. Ce ne sono in mare, certo, ma non solo. Sylvain Gourc ha appena partecipato a un progetto di prospezione a Saint-Betrand-de-Comminges attorno a un potenziale porto antico. Inoltre si moltiplicheranno i progetti di archeologia subacquea nei fiumi. Soprattutto perché l'Europa ha chiesto di rimuovere tutti gli ostacoli nei corsi d'acqua (per i pesci e rispetto del letto del fiume). Un'operazione che richiederà ogni volta scavi.
Il club Cap Plongée 81 organizza anche operazioni di pulizia subacquea