I cacciatori della Mosella utilizzano i droni per salvare piccoli cerbiatti durante la falciatura

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È la stagione di punta dello sfalcio per gli agricoltori della Mosella. E ogni anno centinaia, addirittura migliaia di cerbiatti muoiono o vengono mutilati dalle macchine agricole. Quindi, per il secondo anno consecutivo, il Federazione dei cacciatori della Mosella offre agli agricoltori sorvolare gratuitamente i loro appezzamenti con un droneprima di falciare, per individuare eventuali cerbiatti nascosti nell’erba alta.

Il drone, dotato di termocamera, avvista immediatamente il giovane cerbiatto, che viene poi messo in sicurezza durante il passaggio delle macchine. La Federazione della Mosella è la prima nel Grand Est ad aver intrapreso questo programma e una delle poche in Francia ad impegnarsi in questo approccio di successo.

Due piloti remoti qualificati

France Bleu Lorraine ha partecipato ad una di queste sessioni di rilevamento dei cerbiatti, nella regione di Sarrebourg, a Diane-Capelle, insieme a Gaëtan Bouteiller, uno dei due piloti di droni della Federazione della Mosella. Il contadino gli ha mandato il coordinate dei diversi appezzamenti che sta per falciare. Gaëtan lancia il suo drone, vola sul prato e osserva il risultato sul suo schermo. “Voliamo ad un’altezza di 60 metri. Sul mio schermo in bianco e nero posso vedere tutte le fonti di calore. Un cerbiatto sarà rappresentato da un piccolo punto bianco molto chiaro. Posso ingrandire per controllare e registrare la sua posizione esatta“. Ma può anche essere un formicaio, che emana calore, o anche una pietra che si scalda al sole. Da qui l’importanza di rilevarlo al mattino presto, o alla fine della giornata. Devi essere stato addestrato, e un po’ di esperienza, per avere l’occhio acuto.

All’improvviso, a 600 metri da noi, Gaëtan avvista una cerva adulta. “Questo è il primo indizio: c’è un’alta probabilità che il suo cerbiatto sia nelle vicinanze.“, appostato nell’erba alta. E infatti, pochi istanti dopo…”Lui è lì!“. Lo è soprattutto durante le prime due settimane di vita i cerbiatti sono più vulnerabiliperché rimangono rannicchiati senza muoversi, anche quando passa una macchina agricola molto rumorosa.

Quindi entriamo nella trama. Gaëtan e il suo collega Raphaël si avvicinano con un grande guadino. Ma all’ultimo momento… il cerbiatto scappa! C’è da dire che ha già tre settimane e comincia a diffidare del pericolo. Missione compiuta: oggi questo piccolo cervo e sua madre non torneranno su questo terreno. Il contadino, avvisato, “può venire a falciare senza troppi rischi“nelle prossime ore.

Il cerbiatto ha avuto il riflesso giusto: è scappato quando ci siamo avvicinati. ©Radio Francia
Giulia Seniura

Il periodo dello sfalcio coincide con quello della nascita dei cerbiatti: tutto questo dura solo poche settimane. IL determinanti sono anche le condizioni atmosferiche : è necessario un clima asciutto per gli agricoltori, e non troppo sole per il pilota di caccia di droni, per non disturbare la lettura delle viste termiche. La cosa più difficile è quindi farlo coordinarsi con gli agricoltori che decidono all’ultimo momento la data e l’ora dello sfalcio, e la disponibilità dei due tecnici della federazione di caccia, che in queste settimane percorreranno tutto il dipartimento della Mosella. “I volontari dotati di droni con termocamere sono i benvenuti!“, sorride Gaëtan Bouteiller.

17 cerbiatti salvati in un giorno!

Operazione “win-win” per agricoltori e cacciatori

L’anno scorso, Nella Mosella furono salvati 77 cerbiatti, con un solo drone. Quest’anno, grazie all’acquisto di ulteriori attrezzature, la Federazione spera di fare ancora meglio. “Vedere un cerbiatto morto dopo aver attraversato un macchinario agricolo, o peggio: mutilato, amputato e ancora vivo, è orrore assoluto. Gli agricoltori lo odiano, e anche noi“, supplica Gaëtan Bouteiller. “E poi ci permette anche di accumulare moltissimi dati sulle popolazioni di selvaggina. Lavoriamo sui cerbiatti, ma anche sui chiurli e sui re di quaglie.“, due specie di uccelli nidificanti a terra la cui riproduzione è minacciata proprio falciando i prati in primavera. Questa operazione è in parte finanziata dall’Ufficio francese per la biodiversità, nell’ambito del Programma Detecfaune.

Da quattro anni i droni vengono utilizzati anche dalla federazione dei cacciatori della Mosella quantificare i danni della selvaggina alle colture.

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