Tranquilli riguardo al risultato sportivo dell'incontro – il 59% prevede una vittoria per la Francia, il 34% un pareggio e solo il 4% una vittoria per Israele – i francesi sono tranquilli anche riguardo all'organizzazione di questo incontro ad alto rischio, giovedì 14 novembre (8 15:45) allo Stade de France nell'ambito della Società delle Nazioni: il 59% non teme che questa partita “importerà il conflitto israelo-palestinese in Francia”, Il 64% ha fiducia nelle autorità pubbliche per garantirlo corrispondere alla sicurezza e il 74% pensa che non dovrebbe svolgersi a porte chiuse ma con il pubblico (anche se ciò significa avere una capacità ridotta).
Logicamente, quindi, convalidano le scelte forti fatte dalla FFF, se giocare la partita a Saint-Denis anziché in provincia (64%) o non trasferirla all'estero (61%). Sono divisi anche sull'opportunità di approfittare di questa partita per lanciare messaggi a favore del cessate il fuoco: il 44% dei francesi e il 55% dei tifosi di calcio vorrebbero che questa partita fosse un'occasione per la squadra francese o per il pubblico di inviare messaggi favore del cessate il fuoco a Gaza e in Libano.
D'altra parte, i francesi sono chiaramente contrari al boicottaggio o all'esclusione : solo il 17% dei francesi e il 18% dei tifosi di calcio boicotteranno la partita per motivi politici e il 61% dei francesi non è favorevole all'esclusione dei paesi coinvolti in conflitti dalle competizioni internazionali.
Ecco i principali insegnamenti tratti dall'ultima indagine condotta da Odoxa per Winamax e RTL. L'indagine è stata effettuata con il metodo delle quote, su Internet, mercoledì 25 e giovedì 26 settembre 2024 su un campione di 1.005 persone rappresentative della popolazione francese di 18 anni e più, di cui 434 appassionati di sport.
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