sigarette, “è sempre troppo presto per iniziare, mai troppo tardi per smettere”

sigarette, “è sempre troppo presto per iniziare, mai troppo tardi per smettere”
sigarette, “è sempre troppo presto per iniziare, mai troppo tardi per smettere”
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Il mese di novembre è caratterizzato dall'evento di “Mese senza tabacco”. Un'occasione ogni anno per ricordarlo tabacco e sigarette uccidono 80.000 persone ogni anno.

“I tumori ai polmoni sono dovuti principalmente al tabacco e alle sigarette”, spiega il professore Jean-Bernard DuboisProfessore e presidente del comitato dell'Hérault dell' Lega nazionale contro il cancro. Ogni anno il fumo uccide quasi “80.000 persone all'anno” conferma il professore.

“Dobbiamo ripetere, ripetere, ripetere”, insiste Jean-Bernard Dubois, per il quale la cosa più importante nel processo di sensibilizzazione è “pedagogia”. “Dobbiamo fornire alla popolazione informazioni reali basate su dati scientifici, altrimenti non funziona”, aggiunge. Tra queste azioni educative c'è il No Tobacco Month, dal 1° novembre, che “ci permette di parlare di più della causa”. Per il Professore, infine, questa presa di coscienza deve essere effettuata fin dalla più tenera età e coinvolge in modo particolare sensibilizzazione dei genitori e degli insegnanti della scuola. “Come pretendete che un bambino capisca che è pericoloso fumare se vede il suo insegnante con una sigaretta durante la ricreazione o i suoi genitori che fumano a casa? Dobbiamo sensibilizzare su questo lato dell’esempio”, insiste Jean-Bernard Dubois.

Vietare le sigarette?

“È un sogno utopico, ma con l’eliminazione totale del tabacco ci sarebbero molti meno tumori ai polmoni, alla vescica o all’otorinolaringoiatria”, afferma il presidente del comitato. La Lega nazionale contro il cancro si sta battendo in questa direzione. “Siamo molto attivi a livello sociale e ci battiamo in particolare per l'aumento dei prezzi, i controlli alle frontiere, per parchi e strade senza tabacco o anche per vietare il tabacco nelle strade vicino alle scuole”, afferma Jean-Bernard Dubois. Secondo lui, la lotta contro il fumo e i suoi effetti nocivi richiede l'istituzione di misure autoritariecome ad esempio vietando il fumo nei luoghi pubblici, sul posto di lavoro o addirittura aumentando i prezzi. “Tutto ciò contribuisce a ridurre sensibilmente il fumo”, assicura. Infine, per l’ex medico, “tutte le misure sono buone perché quando le aggiungiamo si ha un effetto valanga e continuerà ad evolversi in questa direzione. Ho buone speranze per il futuro”.

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