Si prevede che nel 2024 la produzione di vino in Francia diminuirà del 23% in un anno

-

La pubblicazione di questa nuova stima arriva mentre i rappresentanti degli agricoltori, compresi i viticoltori, si preparano a lanciare un nuovo movimento di protesta per difendere i propri redditi.

type="image/avif">>

>
>

Pubblicato il 08/11/2024 21:06

Tempo di lettura: 1 minuto

type="image/avif">>Queste viti appartengono a un produttore di vino bianco zuccherato, situato a Lys-Haut-Layon (Maine-et-Loire), 10 agosto 2024. (JEAN FRANCOIS FORT / HANS LUCAS / AFP)>>
Queste viti appartengono ad un produttore di vino bianco zuccherato, situato a Lys-Haut-Layon (Maine-et-Loire), il 10 agosto 2024. (JEAN FRANCOIS FORT/HANS LUCAS/AFP)

La crisi del vino continua. Si prevede che nel 2024 la produzione di vino in Francia diminuirà del 23% su base annua “Condizioni meteo sfavorevoli in tutte le regioni” produzione, secondo una nuova stima pubblicata venerdì 8 novembre dal Ministero dell'Agricoltura. Questa pubblicazione arriva mentre i rappresentanti degli agricoltori, compresi i viticoltori, si preparano a lanciare un nuovo movimento di protesta per difendere i propri redditi.

Al 1° novembre, il raccolto 2024 era stimato a 36,9 milioni di ettolitri, un volume vicino ai livelli storicamente bassi del 2017 e del 2021, anni segnati anche da rischi climatici. Ciò rappresenta un calo del 17% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Tutti i tipi di vino sono colpiti, in particolare in Borgogna, Beaujolais e Champagne. Queste proiezioni sono state ulteriormente riviste al ribasso, poiché a settembre le statistiche e le previsioni del ministero prevedevano un calo del 18% su un anno.

L'annata 2024 è stata caratterizzata da precipitazioni dalla primavera fino alla raccolta e da problemi sanitari che hanno ridotto i volumi. In molti vigneti, la fioritura è avvenuta in condizioni fresche e umide, provocando la coulure (caduta dei fiori e degli acini giovani) e il millerandage (formazione di acini troppo piccoli), ricorda il ministero. A ciò si aggiungono le perdite dovute al gelo in primavera, alla peronospora e alla grandine in estate.

-

PREV Il prossimo sistema porterà la neve, ma non dove pensi
NEXT Un tempio della salumeria pata negra si apre a Yvelines