La qualità dell'acqua nei fiumi e nelle falde acquifere è in miglioramento da diversi anni nel sud-est della Francia, ma il rilevamento più dettagliato di nuovi inquinanti con effetti sconosciuti non ci permette di rallegrarci davvero. Questo è, in sostanza, il quadro paradossale di “lo stato delle acque”consegnato mercoledì 6 novembre a Lione, dall'Agenzia delle acque del bacino Rodano-Mediterraneo-Corsica. Secondo questo studio, il 48% dei fiumi del sud-est della Francia sono in “buono stato ecologico”. Questo indicatore di buona salute globale sale al 52% per la regione Alvernia-Rodano-Alpi e al 91% per la Corsica.
“Molti parametri stanno migliorando, l’ambiente naturale funziona meglio, è più resiliente e possiamo avere fiducia nel fatto che possiamo continuare a progredire”, rileva Nicolas Mourlon, direttore generale dell'Agenzia per l'acqua, che mira a raggiungere l'obiettivo del 67% di corsi d'acqua in buone condizioni ecologiche entro il 2027. In generale, la qualità dell'acqua è migliore nelle zone montuose, più degradata vicino alle città e alle attività intensive, e un'eccessiva lo sviluppo dei corsi d’acqua non contribuisce a una buona biodiversità.
Questa versione ottimistica si basa sull'analisi di 1.400 parametri chimici e biologici, registrati in un totale di 1.900 stazioni di fiumi, falde acquifere, coste e corpi idrici. Pertanto, l’inquinamento organico è in costante calo da quindici anni. La presenza di ammonio (NH4), spesso derivante dall'uso di prodotti per la pulizia, è stata divisa per venti in trent'anni. Buone notizie per la fauna acquatica, poiché questa sostanza può trasformarsi molto rapidamente in ammoniaca tossica sotto l'effetto del caldo climatico.
Aumento della presenza di pesticidi
Altro indicatore incoraggiante: la decuplicazione delle concentrazioni di fosforo negli 11.000 corsi d'acqua del bacino Rodano-Mediterraneo-Corsica dal 2007, data del divieto dei fosfati nei detersivi tessili domestici. Nella categoria dei microinquinanti, altri risultati sono positivi per quanto riguarda gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), ovvero i pesticidi, il cui impatto tossico è notevolmente diminuito negli ultimi quindici anni.
Per quanto riguarda i pesticidi, invece, il rapporto dell'Agenzia per l'acqua lancia un allarme. Dal 2021 la presenza di pesticidi di probabile origine agricola ha ripreso ad aumentare a causa dell'utilizzo della cipermetrina, un insetticida classificato “molto tossico per l’ambiente”. I fiumi sono interessati nei settori del Beaujolais (Rodano), della Dombes (Ain) e della Valence (Drôme).
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