L'informazione è trapelata rapidamente sui social network. Quattro persone sono state prese in custodia presso il commissariato di Bastia, mercoledì 6 novembre, da personale della direzione interdipartimentale della polizia nazionale. Secondo le nostre informazioni, sono indagati per violenze commesse durante una manifestazione organizzata davanti alla prefettura dell'Alta Corsica, sei mesi dopo la morte di Yvan Colonna. L'indagine è portata avanti dalla Procura di Bastia, che non ha risposto alle nostre richieste.
Tra le 150 e le 200 persone si sono radunate davanti al Palazzo dello Stato, su appello del movimento Ghjuventù Libera, sei mesi esatti dopo la morte di Yvan Colonna, avvenuta il 21 marzo. Gli slogan di questa manifestazione erano “riconoscimento del popolo corso”, “liberazione dei prigionieri politici” e “giustizia e verità per Yvan Colonna”.
Sono state utilizzate bombe molotov
A margine del corteo, una trentina di giovani incappucciati e muniti di borse piene di bombe molotov hanno iniziato a lanciare ordigni incendiari contro la polizia che ha risposto con colpi di gas lacrimogeni.
L'associazione di solidarietà e l'Unione dei Giovani di Lotta hanno comunicato sui social network di dare il loro sostegno agli arrestati, tra cui Matteo Giona, membro del movimento indipendentista Unione dei Giovani di Lotta.