Dan Carter, leggendario mediano d'apertura degli All Blacks che ha giocato a Perpignan, non condivide la decisione della Federazione francese di rugby (FFR) di vietare l'alcol nei “luoghi di spettacolo” dopo il fiasco della tournée in Argentina.
La carta di fiducia della Federazione francese di rugby (FFR) lascia Dan Carter cauto. In un'intervista al Midi Olympique, il leggendario ex apripista degli All Blacks è rimasto sorpreso dalla decisione della FFR di vietare l'alcol nei “luoghi di spettacolo”, dopo il disastro del tour estivo in Argentina. Per l'ex giocatore del Perpignan, dove vinse il titolo di campione di Francia nel 2009, ritrovarsi attorno a una birra nello spogliatoio dopo una partita è uno dei momenti clou di un girone.
“Era il nostro momento”
«Non posso credere che rimuoverli (la terza metà, ndr) sia un'ottima idea, francamente», ha confidato lunedì a Parigi a margine della cerimonia degli Oscar del Midol. “Non condanno la loro decisione, ma probabilmente i momenti più belli della mia carriera rugbistica li ho passati bevendo una birra con i miei compagni subito dopo la partita, nello spogliatoio. Era il nostro momento, il nostro momento sacro. Era un modo per consacrando il lavoro che avevamo compiuto sul campo. Ma non faccio parte dell'ambiente del XV di Francia: se hanno deciso che era la cosa migliore da fare, è quello che deve essere stato ai loro occhi migliore modo per sviluppare la squadra.”
L'edizione della carta FFR arriva dopo gli errori di diversi giocatori durante il tour estivo a Mendoza. Dopo un'uscita da ubriaco in seguito alla vittoria nel primo test match, Melvyn Jaminet ha pubblicato sui suoi social network commenti razzisti. Hugo Auradou e Oscar Jegou sono ancora incriminati per stupro aggravato di una donna per presunti atti commessi nella loro camera d'albergo la notte tra il 6 e il 7 luglio.
Di fronte alle proteste, la FFR ha presentato, la settimana scorsa, un piano d'azione completo per lottare contro “gli abusi comportamentali a livello extrasportivo” diviso in tre parti: “fissare nuovi obiettivi comportamentali per le squadre francesi, definire mezzi d'azione concreti per prevenire gli abusi osservati fuori dal campo a livello professionale e farne un volano per la performance collettiva. In totale, in questo programma sono previste venti azioni concrete, tra cui il divieto di bere alcolici nei luoghi di spettacolo, ma anche “qualsiasi intrattenimento basato sul consumo di alcol”. Le serate di fine gara saranno organizzate in luoghi privatizzati, senza nessuno dall'esterno.