Philippe Descola: “Le piante possono comunicare nei tuoi sogni”

Philippe Descola: “Le piante possono comunicare nei tuoi sogni”
Philippe Descola: “Le piante possono comunicare nei tuoi sogni”
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Anche se l’antropologo Philippe Descola è ormai in pensione, non ha mai smesso di imparare, ogni giorno. Non immagina nemmeno”non c'è altra vita che imparare ogni giorno“, ha detto al microfono di Eva Bester. La vocazione per l'antropologia gli è venuta leggendo Tropici tristi di Claude Lévi-Strauss, che più tardi gli consiglierà di “lasciarsi trasportare dal terreno”. Questo è un consiglio puntualmente applicato durante tutta la sua vita, prima tra gli indiani Achuar a cui arrivò all'età di 26 anni, insieme all'etnologo, e anche alla sua compagna, Anne-Christine Taylor. Primi passi fondativi, un tuffo “nella vita reale”, dirà più tardi. Una vita fatta di oniromanzie, fine del capitalismo, insetti e piante che parlano…

I suoi pensieri e il suo lavoro si trovano in Cahier Descola de l'Herne, diretto da Grégory Delaplace e Salvatore D'Onofrio, uscito il 25 settembre. Descola firmerà il 6 novembre al Azienda di libreria a Parigi, e il 29 novembre presso la libreria Mollat ​​di Bordeaux.

Estratti trasmessi:

  • L'antropologo Claude Lévi-Strauss nello spettacolo “Apostrophes” nel 1988
  • La voce di Léon Trotsky in francese trasmessa in una trasmissione di Yves Mourousi nel 1979
  • La voce di Henri Michaux nell'introduzione al film documentario Immagini di un mondo visionario (1963) diretto con Eric Duvivier

Scelta musicale dell'ospite:
Philippe Descola ci fa ascoltare la canzone cubana Santa Barbaraeseguito dal duo Celina y Reutilio, “meravigliosa ibridazione tra tradizione cristiana e Santeria”. Il nostro ospite aggiunge maliziosamente: “Questa musica, devi essere morto per non ballarla!”

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Scoperta dell'ospite:
Philippe Descola attira la nostra attenzione su un dipinto del pittore fiammingo Robert Campin esposto al museo di Digione, Natività (1420-1425). Secondo il nostro ospite, questo dipinto mostra il passaggio nelle arti dal pensiero “analogico” (che stabilisce corrispondenze tra gli esseri) al pensiero “naturalista” (che individua l'uomo rispetto agli altri esseri).

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Programmazione musicale:
Malik Djoudi – Dai, prendiamoci il tempo
Sharon van Etten- Aldilà


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