un marchio péi per affrontare gli attacchi

un marchio péi per affrontare gli attacchi
un marchio péi per affrontare gli attacchi
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L’aumento degli attacchi informatici in tutto il mondo e nei territori d’oltremare ha portato Réunion a lanciare “Cyber ​​​​Réunion”, un marchio dedicato alla sicurezza informatica. Sostenuta dallo Stato e dalla Regione, questa iniziativa mira a supportare gli attori locali nella lotta contro le crescenti minacce digitali. (Foto: www.imazpress.com)

Di fronte all’aumento delle minacce informatiche, Reunion ha lanciato ufficialmente “Cyber ​​Réunion”, un programma di sicurezza informatica destinato a rafforzare la resilienza di imprese, comunità e associazioni locali. Questo progetto è sostenuto dal centro di sicurezza informatica THD della Riunione. Questo istituto pubblico è stato istituito dalla Regione nel 2018 per favorire l’accesso digitale. Si impegna anche a proteggere lo spazio digitale della Reunion.

La Cyber ​​Réunion vuole essere una risposta di primo livello agli attacchi informatici. Il suo obiettivo: fornire assistenza tecnica e organizzativa, con un numero di emergenza dedicato (0262 974 999), e risorse per aiutare gli attori locali a identificare, prevenire e reagire agli incidenti digitali.

D’altro canto, il programma non ha poteri giudiziari o investigativi. Le vittime saranno incoraggiate a raccogliere le informazioni necessarie per sporgere denuncia. La sfida sarà quella di mettere in sicurezza e supportare le strutture nella ripresa delle attività. Il marchio deve inoltre “innalzare i livelli di cybersecurity e cyber resilience del territorio, informare sui rischi e sulle minacce e proteggere le aziende e le organizzazioni che ne hanno bisogno”, indica Matthieu Druilhe, direttore della cybersecurity di THD.

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“Vogliamo spezzare la solitudine delle vittime di un attacco informatico e fornire un sostegno immediato”, aggiunge Parvine Lacombe, direttrice di gabinetto della prefettura di La Réunion.

Grazie a un team di cinque specialisti, ai quali si aggiungono due analisti, Cyber ​​​​Réunion continuerà la sua missione di monitoraggio della “superficie di attacco” dell’isola e di sostegno alle aziende vulnerabili. Da luglio, trenta aziende locali sono state analizzate e presentano potenziali falle nei loro sistemi.

Secondo Moïse Moyal, delegato alla sicurezza digitale per i territori d’oltremare dell’ANSSI (Agenzia nazionale per la sicurezza dei sistemi informativi), la criminalità informatica è esplosa dopo la pandemia, aumentando dell’80% tra il 2022 e il 2023. “Nel 2023, sono stati segnalati all’ANSSI 14 incidenti, ma è probabile che questa cifra sia molto più alta”, precisa Moïse Moyal.

Molte aziende, infatti, non segnalano gli attacchi. Secondo il delegato alla sicurezza digitale per l’estero è quindi essenziale disporre di relè locali in termini di sicurezza informatica. Soprattutto perché le infrastrutture strategiche dell’isola, come l’Ospedale universitario, Colipays e il municipio di Saint-Pierre, sono state prese di mira negli ultimi mesi da attacchi sofisticati.

La Cyber ​​Réunion sarà quindi accessibile gratuitamente a tutti gli attori istituzionali ed economici dell’isola. Gli individui, tuttavia, sono esclusi dal sistema. Se contattano la linea di assistenza, verranno reindirizzati agli attori competenti. In caso di minaccia grave, gli incidenti possono essere segnalati 24 ore su 24 tramite un modulo online, mentre la linea di assistenza è disponibile durante il giorno dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 13:00 alle 17:00.

È prevista un'estensione della fascia oraria per adeguarsi ai vincoli di un cyberspazio continuamente attivo. “L’obiettivo è consentire alle aziende di riprendere rapidamente le proprie attività dopo un attacco”, spiega Parvine Lacombe.

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L’iniziativa fa parte di un piano di sicurezza a lungo termine, in linea con le ambizioni del programma Francia 2030, che mira a sostenere lo sviluppo economico attraverso la tecnologia digitale garantendo al tempo stesso la resilienza di fronte alle crescenti minacce digitali. Finanziato con 600.000 euro dallo Stato e altrettanti dalla Regione, questo programma di cybersecurity rientra nel piano nazionale di cyber recovery varato nel 2021.

Allo stesso tempo, la Regione intende ancora fare dell’Isola della Riunione il secondo territorio più dotato di fibra in Francia e sostiene lo sviluppo delle infrastrutture digitali, compresi i cavi sottomarini, per rendere accessibile l’isola. “Abbiamo anche rafforzato il nostro sostegno alla formazione e alla creazione di posti di lavoro nel settore della sicurezza informatica”, aggiunge Maya Césari, consigliere regionale responsabile per l’innovazione.

Attraverso la creazione della Cyber ​​​​Réunion, l'isola si unisce a una rete di centri di risorse informatiche istituita dallo Stato per rispondere alle minacce digitali in modo localizzato e adattato. “Le minacce sono globali, ma ogni territorio ha le sue specificità ed è fondamentale adattarsi alle realtà locali”, insiste Moïse Moyal. Entro la fine dell'anno saranno creati 15 centri risorse, di cui tre nei territori d'oltremare.

Con la creazione di questo marchio, la Riunione intende posizionarsi come baluardo della sicurezza informatica nell'Oceano Indiano, offrendo una risposta adeguata alle sfide digitali e alle esigenze di protezione dei dati. Grazie al sito www.cyber-reunion.fr, gli attori locali possono ora accedere facilmente a servizi di diagnosi e consulenza e considerare con maggiore tranquillità il futuro digitale dell'isola.

pb/www.imazpress.com/[email protected]

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