CRITICA – Un libro collettivo dipinge il ritratto di ventidue grandi ministri della storia francese, da Suger a Pompidou. Un millennio al servizio dello Stato.
La rivista Figaro
La parola “ministro”in francese, deriva dal latino minister, che significa servo. Un ministro, nel senso politico del termine (poiché esistono anche ministri del culto), è quindi un servitore degli uomini e delle istituzioni in cui si incarna il potere pubblico. “La Francia è stata l’opera della volontà umana più che il prodotto della geografia”ricorda lo storico Jean-Christian Petitfils, nell'introduzione a un libro collettivo da lui curato e in cui una ventina di specialisti – i migliori – dipingono ciascuno il ritratto di un grande ministro della storia di Francia.
Dalle origini ai giorni nostri, questi ministri sono stati i servitori dell'autorità sovrana. È anzitutto nel primo circolo formato dai principi del sangue, dai cardinali e dagli arcivescovi, dai grandi ufficiali e dai principali vassalli che vengono reclutati i servitori della corona. Con la costituzione dello Stato regio, i consiglieri siedono…
Questo articolo è riservato agli abbonati. Ti resta il 60% da scoprire.
Vuoi leggere di più?
Sblocca immediatamente tutti gli oggetti. Nessun impegno.
Già iscritto? Login