A Olley, nel Meurthe-et-Moselle, la consultazione del municipio per dare gentilezza ai residenti si conclude sabato 2 novembre. Soprannominati gli “Asi Bruciati”, gli abitanti di questo villaggio non avevano una famiglia ufficiale.
“Asi bruciati”, “Olleysiens”, “Olleygeois”? Da due settimane gli abitanti della città di Olley votano per scegliere la loro specie. Gli abitanti di questo villaggio della Meurthe-et-Moselle sono soprannominati i “Culs brûlés”, ma non hanno un gentile ufficiale, come in molti altri comuni francesi.
«Questa cosa va avanti da almeno mille anni», aveva spiegato a fine settembre il sindaco David Buono a France 3. «Siamo senza nome da almeno un millennio e potremmo continuare così, ma far partecipare tutti i residenti a questo progetto è anche espressione di democrazia cittadina. Quindi tutti possono proporre e poi darsi un nome non è piccola cosa”, ha aggiunto.
Aperta il 16 ottobre, la consultazione si concluderà sabato 2 novembre a mezzogiorno. Tutti i residenti possono partecipare a partire dai 10 anni. Il municipio ha ritenuto otto proposte gentilizie: “Olleysien/Olleysienne”, “Olleygeois/Olleygeoise”, “Ollesien/Ollesienne”, “Olleyjoie”, “Olleyon/Olleyonne”, “Ollois/Olloise”, “Olleumien/Olleumienne”. e “Asino bruciato”.
Un soprannome originariamente enigmatico
Questo soprannome risale a diversi secoli fa, senza che se ne conosca veramente l'origine. Potrebbe derivare “dagli abusi commessi dagli svedesi durante la Guerra dei Trent'anni” (1618-1648) o dal fatto che gli abitanti, ad un certo punto della loro storia, “vendevano forse un olio poco apprezzato” in Il settore, ha spiegato all’AFP in ottobre Kévin Goeuriot, storico della Lorena.
“Les Culs brûlés mi sta bene”, dice un residente a BFMTV.
Questa consultazione, “è stata soprattutto anche un modo per rimobilitare la gente del villaggio attorno ad un progetto comune piuttosto leggero e che può coinvolgere tutti”, ha stimato Marie-Claire Donnen, prima deputata, all'AFP al sindaco.
Anche se si tratta di un progetto luminoso, il municipio ha dichiarato di aver escluso alcune proposte umoristiche: “Olleymains, Olleycoeur, Olley-olé, Caféolley, Riolley, Olleyfilles…”
Coralie Haenel, Anthony Ferry e Sophie Cazaux