Tempesta Ciaran, un anno dopo: le misure eccezionali adottate nella Manica a cinque cifre

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Nella notte tra l'1 e il 2 novembre 2023, la tempesta Ciaran si è abbattuta sul dipartimento della Manica. Un anno dopo, i servizi statali continuano a sostenere le comunità, gli operatori e le imprese colpite da questo importante evento meteorologico.

Quasi 14.000 chiamate

Per la prima volta, la popolazione della Manica è stata avvertita del passaggio di questa tempesta grazie all'utilizzo del sistema FR-Alert, un messaggio informativo diffuso sui telefoni cellulari. Per più di cinque giorni è stato allestito un centro operativo dipartimentale. L'Unità d'informazione pubblica ha ricevuto 1.120 chiamate. I vigili del fuoco della Manica hanno ricevuto rinforzi dai servizi dipartimentali dei vigili del fuoco e di soccorso (Sdis) del Centro-Val de Loire e un addestramento militare dalla sicurezza civile.

In totale nelle prime 72 ore sono stati registrati 4.985 interventi. Sono state registrate 13.455 richieste di assistenza. Da parte sua, la gendarmeria ha mobilitato 646 soldati e ha effettuato 35 interventi direttamente collegati alla tempesta. Alla gendarmeria sono state effettuate 1.352 chiamate, contro le 505 dei periodi normali.

936.226 euro in aiuti alle comunità

Tra le infrastrutture più colpite dal Ciaran ci sono quelle pubbliche. Nelle Côtes d'Armor, Finistère e Manche, i tre dipartimenti più colpiti, è stato messo a disposizione un fondo di sostegno eccezionale per aiutare le comunità ad affrontare i danni non coperti dall'assicurazione. Nella Manica questo fondo ammonta a 936.226,50 euro. Questo sostegno finanziario ha permesso di accelerare la riparazione delle infrastrutture critiche.

Sei regimi di aiuto per agricoltori e imprese

Questo aiuto mira a stabilizzare il flusso di cassa e a compensare perdite e danni significativi in ​​settori quali l’arboricoltura, la mitilicoltura e l’allevamento all’aria aperta.

  • due milioni di euro nell'ambito del fondo di emergenza per il flusso di cassa, che consente di concedere aiuti al flusso di cassa per un importo forfettario di 10.000 euro alle aziende agricole ammissibili
  • i regimi di compensazione per le catastrofi agricole hanno consentito di coprire le perdite di fondi, compresa la distruzione di alberi da frutto e le perdite nell'allevamento di molluschi. A Gouville-sur-Mer, un molluschicoltore ha ricevuto in sette mesi un aiuto di 42.535,20 euro dopo aver subito danni alle sue cozze e ostriche
  • aiuto per la ricostituzione degli strumenti di produzione: un orticoltore di Quettreville-sur-Sienne ha potuto ricevere in otto mesi 13.732,74 euro nell'ambito dell'investimento FranceAgrimer per i danni alle sue serre
  • Versati 2.338.645 euro a 156 aziende agricole come compensazione di solidarietà nazionale per le perdite di raccolto
  • 4.491.390 euro di sgravi fiscali automatici sugli immobili non edificati, a causa delle perdite di raccolto subite dagli agricoltori, causate dal temporale ma anche dalle piogge eccessive durante l'anno
  • 39 imprese sono state assistite dal consulente dipartimentale per le imprese in difficoltà, nell'ambito dei servizi esternalizzati
Mappa degli aiuti versati nella Manica in seguito alla tempesta Ciaran
Prefettura della Manica

42 aziende in attività parziale

I servizi statali hanno sostenuto lo svolgimento di attività parziali per aiutare le imprese colpite a superare la crisi. Lo rende noto la Prefettura “questo sistema ha consentito di evitare licenziamenti economici in un contesto di difficoltà” : dopo la tempesta, 56 aziende della Manica hanno chiesto l'attività parziale e 42 di loro hanno visto convalidata la loro richiesta. Misure che riguardano:

  • 622 dipendenti colpiti
  • Registrate 10.442 ore di attività parziale
  • cinque aziende specificamente colpite dalle perdite dirette della tempesta

Sono stati erogati dall'Agenzia per i Servizi dei Pagamenti alle imprese aventi diritto 54.968,01 euro.

72 ore

Di fronte al moltiplicarsi di eventi climatici di questo tipo, la prefettura della Manica lo ricorda “la prevenzione resta centrale”. Si tratta di attrezzature come generatori in stabilimenti sensibili, campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini per diffondere buone pratiche o anche lo svolgimento di esercitazioni su vasta scala. Le autorità incoraggiano anche i manchois a mettere insieme dei kit di emergenza da 72 ore: questa borsa di emergenza deve contenere l'essenziale per vivere in modo indipendente per tre giorni, il tempo necessario all'intervento dei servizi di emergenza. Contiene, tra le altre cose: una radio alimentata a batteria per seguire le istruzioni, un kit di pronto soccorso, vestiti caldi, acqua e cibo non deperibile.

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