DECRITTO – La riconferma o meno di Olivier Faure a primo segretario del PS nel 2025 potrebbe scuotere profondamente la situazione della sinistra in vista delle elezioni presidenziali del 2027.
In generale, i congressi del Partito socialista sono un piacere colpevole per chi ama la politica. Riservano sempre improbabili colpi di biliardo, a volte qualche colpo di scena drammatico e soprattutto guerre spietate tra i personaggi. Il prossimo, previsto per il 2025, probabilmente in primavera, avrà un sapore ancora più particolare poiché il suo esito potrebbe cambiare profondamente la situazione a sinistra in vista delle elezioni presidenziali del 2027. All’interno, alcuni si stanno lasciando prendere la mano. « È il congresso più importante del 21e secolo per la sinistra ! »promette un deputato.
Ancora una volta il ruolo guida dovrebbe spettare a Olivier Faure, primo segretario uscente. Eletto per la prima volta nel 2018, rieletto nel 2021, poi nel 2023, dovrebbe, salvo sorprese, candidarsi per un quarto mandato. Ma a pochi mesi da questo nuovo congresso, il leader dei socialisti non si è mai sentito così minacciato. « Vogliono uccidermi »confida, in privato…
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