Par
Arnaud Boularand
Pubblicato il
31 ottobre 2024 alle 8:36
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Geoparco delle Terres d’Hérault. Questo è il nome del progetto attualmente in fase di certificazione da parte dell'UNESCO e di chi Dipartimento dell'Hérault si fa carico da diversi mesi riunendo ben 112 comuni della regione attorno ad una dinamica volta a valorizzare il patrimonio geologico dell'Hérault Centro-Nord.
La domanda del Dipartimento presentata quest'anno alUNESCO dovrebbe consentire di integrare una rete globale di 195 geoparchi (di cui 7 in Francia) e generare prospettive economiche e turistiche, anche se sono ancora nostre stime.
Ma per Kléber Mesquida, presidente del Consiglio dipartimentale, la vera motivazione va comunque oltre queste prosaiche considerazioni: “l’obiettivo del Dipartimento va oltre l’interesse turistico e scientifico – anche se quest’ultimo è innegabile – perché la conservazione e la valorizzazione sono in gioco i nostri tesori nazionali, nonché il legame tra le persone e la loro terra”.
Avviato nel 2019
Questo per quanto riguarda la filosofia di un progetto lanciato dall'associazione Demain la Terre nel 2019. All'epoca, la lettera di intenti formulata da quest'ultima ricordava l'importanza internazionale della geologia locale: » qui il sottosuolo presenta quasi tutte le tipologie di rocce che permettono di seguire quasi 600 milioni di anni di storia del nostro pianeta”. Pur precisando che tale patrimonio plasma ancora oggi i paesaggi che frequentiamo e le attività umane presenti da secoli nel territorio.
Ma l'associazione ha ammesso timidamente la propria impotenza: questo progetto non avrebbe potuto avere successo senza la partecipazione e il coordinamento degli attori pubblici. Mentre Demain la Terre appariva come il leader dell'approccio, il Dipartimento dell'Hérault, subentrato nel 2022, ha svolto il ruolo di unificatore per mobilitare gli attori di questo progetto in campi molto diversi: geologia, educazione, sviluppo locale, ambiente, turismo , protezione della natura, carriera, agricoltura, sport all’aria aperta…
Attori coinvolti
Dal museo Lodève agli uffici turistici di questo vasto territorio di 2.000 km2, passando per artigiani e viticoltori, molti attori si sono uniti per sostenere questa candidatura. Vi invitiamo a seguire le testimonianze di 5 di loro, per capire meglio perché un progetto del genere è riuscito a riunire così tante persone in pochi mesi:
Stéphane Fouché, responsabile delle collezioni di geologia e paleontologia del Museo di Lodève.
Aurélien Manenc, sindaco di Lunas.
Sébastien Fillon, produttore di vino e presidente dell'AOC Terrasses du Larzac.
Fabienne Barrère-Ellul, direttrice dell'Ufficio del Turismo di Saint-Guilhem-Vallée de l'Hérault
Una dinamica valutata
Lo slancio ben lanciato non deve esaurirsi. La prossima estate, nel 2025, due assessori saranno accolti per scoprire il patrimonio geologico dell'Hérault e giudicheranno anche le dinamiche stabilite.
La deliberazione finale dell’UNESCO è prevista nel 2026.
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