Lilou, 10 anni, ha l’anima di un’esploratrice. Curiosa, attenta, ha l’abitudine di scrutare l’ambiente con gli occhi. Dal più piccolo sassolino a un pezzo di legno, da un filo d’erba a un granello di sabbia, da una pianta a un albero, da una cagouille Charentaise a quella delle dune, da un insetto a un animale marino, nulla gli sfugge o Quasi. C’è da dire che la studentessa non è sconosciuta alle nostre rubriche perché, cinque anni fa, aveva già fatto un’insolita scoperta. Si trattava di una piccola imbarcazione di legno gettata sulla spiaggia che si è rivelata essere un faro proveniente dalla Spagna che ci ha permesso di comprendere la deriva dei rifiuti acquatici galleggianti.
Questo giovedì 17 ottobre, verso le 18, alla vigilia delle vacanze scolastiche, la bambina e suo padre iniziano la loro passeggiata rituale lungo la costa del Maritais. Una breve passeggiata locale che li porta inevitabilmente verso l’oceano. “Stavamo andando a vedere il mare che quella sera era molto mosso e, nel passaggio che porta alla spiaggia, Lilou mi mostra una lumaca su una pietra. Ha semplicemente messo la mano perché all’inizio non voleva toccarla», racconta Cédric, padre del giovane scopritore. Insolitamente grande, la lumaca sorprende con le sue dimensioni di quasi sei centimetri, ben lontane dalla consueta lumaca della nostra Charente.
Al ritorno dalla loro passeggiata iodata, padre e figlia decidono di indagare su questo strano gasteropode XXL e di portare a casa “Gogo la lumaca”, come la chiama l’esploratore in erba. Ben presto, una ricerca fotografica sembrò condurli verso l’identificazione del loro incongruo ospite con l’attività esclusivamente notturna in tempo umido. Si tratterebbe di un esemplare chiamato helix lucorum linnaeus, chiamata la lumaca turca o balcanica. “Per quanto ne so, non ce n’erano nella zona”, sussurra il padre impressionato.
Specie invasive
Contattata da noi, Dominique Chevillon, presidente di Ré Nature Environnement, si è subito offerta di proseguire le indagini e di incontrare Gogo. “La lumaca Lilou è una bella bestia, lunga 55 millimetri, che supera di gran lunga la dimensione dello scoiattolo helix aspersa (da 30 a 35 millimetri) così popolare nelle Charentes e il cui guscio più fine è striato di giallo e nero. Siamo quindi in presenza di un’helix lucurum linnaeus con guscio globoso, conico, spesso, con striature di crescita irregolari, brune e trasversali. Si è sviluppato abbastanza rapidamente nel Sud-Est e nell’Île-de-France. Si tratta di una specie invasiva, identificata nella Charente-Maritime nel 1992 (vedi la nostra edizione del 21/09/2021) ma, che io sappia, non è ancora presente sull’isola”, afferma con cautela. Una specie da non confondere con un altro grande gasteropode, l’helix pomatia, la lumaca di Borgogna che misura dai 45 ai 50 millimetri.
La storia assumerà anche una dimensione divertente quando il presidente di Ré Nature Environnement si accorge che, prendendo a bordo due lumache che aveva scambiato per buone della Borgogna e raccolte in un angolo del cortile di Sainte-Marie-de-Ré per il rispetto a Gogo erano anche… turchi. Probabilmente un arrivo della specie attraverso i garden center.