l’essenziale
I giocatori di bowling del club di Montmartre vengono bloccati dalla polizia e gli viene vietato l’accesso al loro campo, destinato ad un albergo. C’è indignazione.
Sembra la fine. Sedute per terra, manifestando il loro malcontento, diverse decine di persone, tra cui membri del club di bocce di Montmartre, hanno protestato contro la loro espulsione da questa sala da bowling, frequentata da mezzo secolo, e situata nell’elegante avenue Junot (Parigi, 18), su decisione del Consiglio di Stato, richiamata dal Comune di Parigi, proprietario del terreno.
Ma questo lunedì, 21 ottobre, la polizia ha impedito ai membri di accedere al terreno che occupavano da diversi mesi. “Da questa mattina (lunedì) la polizia nazionale è intervenuta affinché il Comune possa rimettere a disposizione questo locale e affinché si ponga fine all’occupazione illegale che vigeva, nonostante questa decisione del Consiglio di Stato”, ha dichiarato Kévin Havet, vicesindaco PS del 18° arrondissement incaricato della Sicurezza.
Una pista da bowling trasformata in uno spazio verde
Parcheggiato all’ingresso dei locali del Club di bocce Lepic Abbesses (Clap), un camion ha bloccato il passaggio ed erano presenti agenti della polizia municipale e nazionale. “È scandaloso”, hanno gridato alcuni di loro. Dal 19 aprile, alcuni dei 300 licenziatari Clap si sono alternati giorno e notte, dormendo in tenda, per impedirne l’espulsione dal campo di bocce, uno spazio verde protetto annidato nel cuore della collina.
Alla fine di maggio, la questura ha fatto sapere che se la mediazione proposta non avesse avuto successo, per questa espulsione sarebbe stato richiesto “l’aiuto della forza pubblica”. Da parte sua, il municipio di Parigi ha inteso recuperare questa sala da bowling, che il club “occupa”, a suo dire, “senza diritto né titolo” dal 1971, per farne uno “spazio verde accessibile” ai parigini che “sono stati lì da troppo tempo privato.
Un’espulsione che divide
Nel luglio 2023, gli eletti parigini, divisi sull’argomento, hanno affidato per dodici anni questo terreno all’adiacente hotel di lusso, che si è impegnato a pagare una quota annua di 60.000 euro, a rivegetarlo e ad aprirlo al grande pubblico.
Un diretto te @ClapenDangeril club di bocce di Montmartre minacciato di chiusura da molti mesi, i membri che occupavano il campo vengono evacuati proprio in questo momento.
Gli agenti della Polizia Municipale presenti sul posto mi impediscono di entrare mentre… pic.twitter.com/BNHj78jpS5
— Aymeric Caron (@CaronAymericoff) https://twitter.com/CaronAymericoff/status/1848281107617235412?ref_src=twsrc%5Etfw
“Se quelli del CLAP vengono licenziati è semplicemente per permettere che la vicina residenza del club prenda in mano la gestione del terreno per renderlo qualcosa di al momento abbastanza nebuloso”, ha denunciato all’AFP il deputato parigino Aymeric Caron , affiliata a France Insoumise (LFI), è venuta a sostenere i giocatori di bowling.
Parigi 18… Un po’ di stupore nel vedere che un municipio socialista preferisce un progetto di turismo di lusso a un club di bocce di residenti di ogni estrazione sociale presenti da 50 anni in una piazza tutelata… che periodo strano.:. @ClapenDanger @MonumentsH pic.twitter.com/KxFFKodV9L
— Fabrice Luchini (@LuchiniOfficiel) https://twitter.com/LuchiniOfficiel/status/1848309230303875380?ref_src=twsrc%5Etfw
“Un leggero sconcerto nel vedere che un municipio pur socialista preferisce un progetto di turismo di lusso a un club di bocce di residenti di ogni estrazione sociale presenti da 50 anni in una piazza riservata”, scrive su X l’attore Fabrice Luchini, sostenitore del giocatori di bowling dall’inizio del conflitto.
Il consigliere regionale dell’Ile-de-France ed ex deputato, Pierre Yves Bournazel, ha reagito a questa espulsione condividendo diverse foto e video, prima di aggiungere un comunicato stampa. “Che città vogliamo? Da parte mia, voglio una città pacifica, vivibile, che favorisca i luoghi della convivialità. E non certo una città standardizzata che favorisca l’eccessivo turismo!” ha pubblicato su X.
Anche l’allenatore del rugby, Fabien Galthié, ha protestato contro questa esclusione, giocando di tanto in tanto con il club.