Lo schermo televisivo conferma il suo ruolo di media che contribuisce maggiormente alle vendite, secondo uno studio di SNPTV ed Ekimetrics. Il ritorno sull’investimento è infatti in aumento, attestandosi a 5,90 euro di fatturato generato per 1 euro investito, rispetto ai 5,60 euro dello studio precedente.
Con il 37% degli investimenti nei media, la televisione supera di gran lunga poiché spiega il 45% delle vendite generate da tutti i media, molto più della ricerca (17%) o dei video online (8%). Rispetto allo studio precedente si tratta di un guadagno di 5 punti. Inoltre la televisione si satura tre volte meno velocemente delle altre leve video ed è il mezzo su cui riusciamo a comunicare di più prima della saturazione. “È quindi essenziale per costruire la base del vostro piano media”, assicura lo studio.
La televisione amplifica anche l’efficienza sulle vendite degli altri media, consentendo loro di ottenere in media il 14% di efficienza aggiuntiva, ovvero +0,9 euro di ROI, mentre gli altri media generano, in media, solo il 3% di efficienza aggiuntiva per la TV.
Infine, i media riducono significativamente l’elasticità del prezzo, cioè l’impatto di un aumento dei prezzi sul volume delle vendite. I media vengono infatti presentati come lo scudo più efficace contro l’inflazione di prodotti e servizi con una riduzione della sensibilità ai prezzi. Il ritorno sull’investimento aumenta infatti del 17% quando il prezzo sale del 10%. “ Quindi, grazie alla TV che preserva meglio l’immagine del tuo marchio rispetto ad altri supporti e media, un aumento dei prezzi del 10% avrà un impatto minore sul volume delle vendite, aumentando così il ROI della TV di un euro in più », osserva ulteriormente lo studio.
Integrando l’effetto sinergico sugli altri media e la riduzione della sensibilità al prezzo, il ROI della televisione raggiunge quindi in modo incrementale i 7,80 euro, ottimizzando al massimo gli investimenti nei media. La televisione francese ottiene addirittura il miglior ROI europeo, superando i suoi vicini del 15%.
L’analisi comprende tre anni di misurazione dei dati di 750 campagne, dal 2021 al 2023, di 220 modelli econometrici e 90 marchi in dieci settori, in particolare automobilistico (48 modelli e 9 marchi), beni di consumo (20 modelli e 15 marchi), premium cosmetica (22 modelli e 18 marchi) e finanza (16 modelli e 9 marchi).