L’occasione era ideale per respingere le porte di un’abbazia che troppe persone lasciano su un cartello autostradale superato troppo velocemente. L’Abbazia di Prémontrés è uno dei gioielli architettonici della nostra regione e intende ricordarlo in occasione di un doppio anniversario celebrato quest’anno: quello dell’incendio del 1944 e quello della creazione del centro culturale 20 anni dopo. 60 anni dopo, l’abbazia racconta la sua storia. Dopo un suono e una luce proiettati sulla grande facciata del cortile d’onore, il 6 settembre, proprio il giorno dell’anniversario del grande incendio che distrusse quasi completamente l’abbazia nel 1944, è tempo di rinnovamento con una mostra che mette in risalto la storia dell’abbazia luogo, ricco di colpi di scena e tracciato con precisione.
Testimoni diretti della storia
Grazie in particolare alle testimonianze e alle foto raccolte dagli abitanti di Pont-à-Mousson (Meurthe-et-Moselle), il percorso narrativo immerge il visitatore nei momenti storici più potenti della storia dell’abbazia. L’esposizione mette in luce anche i progetti di restauro rimasti incompiuti, svelando così aspetti poco conosciuti dell’abbazia. Durante la visita, il pubblico scopre i tanti eventi significativi che hanno animato la vita del centro culturale, come convegni internazionali, mostre d’arte, incontri coreografici e concerti memorabili. Tra gli eventi degni di nota, il terzo convegno internazionale sull’origine della vita, nell’aprile 1970, che riunì scienziati da tutto il mondo, e gli Incontri coreografici del 1975, che accolsero rinomati coreografi.
Nuovo percorso turistico
La nuova mostra segna anche l’inaugurazione di un percorso di visita unico per offrire ai visitatori un’esperienza arricchita. Questo percorso mette in luce l’evoluzione architettonica e i diversi usi dell’abbazia attraverso pannelli esplicativi, terminali digitali e giochi interattivi, permettendo una scoperta divertente. Il percorso ripercorre la storia dell’abbazia, dalle origini ai giorni nostri, evidenziando gli stili architettonici, in particolare classico e barocco, che dominano il sito.
Tra le novità più notevoli, la valorizzazione dei giardini. Ce ne sono quattro in totale. Come tante cornici espositive d’arte contemporanea, che ospitano sculture appositamente progettate o prestate dai collezionisti. Questo dialogo tra patrimonio, natura e creazione contemporanea offre una rilettura poetica e unica del monumento. Tra le opere presentate, troveremo nel cortile principale un’imponente quercia in acciaio inossidabile di sei metri per sette, realizzata dallo scultore di Thionville Daniel Ackerman. Un’altra scultura notevole, il busto di San Norberto che rappresenta il fondatore dell’ordine dei Premostratensi, dono dell’associazione Amici dei Premostratensi, che sostiene attivamente il sito dal 1972, in particolare attraverso contributi finanziari.