Dakar, 14 maggio (APS) – Secondo l’Osservatorio delle situazioni di sfollamento interno (IDMC, in inglese), il numero di sfollati interni (IDP) è stimato a quasi 76 milioni nel 2023 in tutto il mondo.
Nel suo ultimo rapporto annuale pubblicato martedì a Ginevra, la ONG indica che questo numero costituisce un record assoluto, aggiungendo che il numero degli sfollati interni è aumentato del 50% in cinque anni.
Ha affermato che i conflitti in Sudan, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e nei territori palestinesi hanno rappresentato quasi i due terzi dei nuovi movimenti di persone causati dai conflitti lo scorso anno.
Nella RDC vi è quasi uno sfollato su 10, precisa il rapporto, che non tiene conto dei rifugiati e degli sfollati fuggiti in un altro Paese.
Da quando la ONG ha iniziato a monitorare queste cifre 16 anni fa, anche lo sfollamento di oltre 9 milioni di persone in Sudan entro la fine del 2023 rappresenta un record per un singolo paese, osserva lo studio IDMC.
Questa cifra rappresenta un aumento di quasi 6 milioni di persone rispetto alla fine del 2022.
Dall’aprile 2023, il Sudan è attraversato da crescenti tensioni tra i leader dell’esercito e le forze rivali di supporto rapido, che hanno portato a combattimenti aperti in tutto il paese.
Infine, il rapporto evidenzia che quasi il 90% degli sfollati interni totali è attribuito a conflitti e violenze, mentre circa il 10% è dovuto all’impatto dei disastri naturali.
Lanciato nel 1998 all’interno del Consiglio norvegese per i rifugiati (NRC), l’Internal Displacement Monitoring Centre (IDMC) è la principale fonte di informazioni e analisi sugli sfollamenti interni a livello globale.
ABB/OID
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