Par
Angelique Passebosc
Pubblicato il
14 ottobre 2024 alle 17:52
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Dovranno passare attraverso un secondo turno. Gli abitanti di Saint-Julia saranno chiamati a (ri)presentarsi alle urne, questa domenica, 20 ottobre 2024. Il primo turno delelezioni parziali comunali complementari – avvenuta questa domenica, 13 ottobre – non ha permesso all’assemblea del villaggio di ritrovare tutti i suoi 11 membri.
Dei cinque posti vacanti, solo tre sono stati occupati. IL mancano due consiglieri sarà quindi eletto il prossimo fine settimana tra i sette candidati rimanenti. Questi ultimi sono “automaticamente candidati al secondo turno”, come informa la prefettura dell’Alta Garonna nel suo decreto di mercoledì 28 agosto 2024.
Tre i candidati eletti al primo turno
Ma che dire dei risultati del primo turno? Tre candidati hanno ottenuto la maggioranza assoluta dei voti espressi (84 voti) e sono stati quindi eletti questa domenica, 13 ottobre.
Il loro nome? Benoît Delord (93 voti), candidato nella lista sostenuta dal sindaco Christian Lagente; Georges Peyssou (88 voti), che aveva scelto di fare da solo; E Rosmarino Bresson (voti 84), “candidato singolo” in altra lista.
Chi sono i nuovi eletti?
Sono tre quelli eletti al primo turno di queste elezioni suppletive comunali volte a completare il consiglio comunale di Saint-Julia.
Benoît Delord, primo classificato con 93 voti (55,7% dei voti espressi), è un elettricista del servizio pubblico ospedaliero. Vive a Saint-Julia da 11 anni. Alcuni genitori potrebbero conoscerlo dalla scuola Cinq Clochers dove sua figlia va a scuola o tramite l’associazione Môm & Co a cui appartiene. Sul piano politico si dice “interessato alle questioni relative al risparmio energetico e allo sviluppo sostenibile”.
Come lui, Rosemary Besson è una neo-Saint-Julianaise, arrivata nel villaggio nel 2011. Quella della direttrice delle operazioni, però, non è al suo primo tentativo di fare politica, essendo stata consigliera comunale dal 2014 al 2020. Un’esperienza che gli ha permesso” osservare e apprendere gli usi di questa funzione, frequentando con acidità i consigli comunali”. «Consapevole delle sfide del nostro territorio rurale, desidero preservare la qualità dei servizi per il nostro villaggio garantendo al tempo stesso l’equilibrio di bilancio», spiega nella sua professione di fede.
A differenza dei suoi due omologhi neoeletti, Georges Peyssou è originario di Saint-Julia, villaggio al quale dice di essere “molto legato”. Contadino in pensione, è conosciuto nella regione soprattutto per i suoi capponi. Il suo desiderio? Che Saint-Julia sia “per tutti noi un buon posto in cui vivere”. “Avendo tempo sono pronto ad investire me stesso in questo impegno”, confida. Assicurando di essersi presentato “con spirito di costruzione e di pacificazione per vivere meglio a Saint-Julia”.
Un tasso di partecipazione inferiore rispetto alle elezioni precedenti
Rispetto alle elezioni precedenti – europee e legislative – pochi Saint-Julianasi si sono recati al seggio elettorale questa domenica. Li avevamo Hanno votato 172 su 324 iscrittivale a dire un tasso di partecipazione pari a 53% contro rispettivamente il 60,20% e l’81,25% al primo turno di queste due elezioni.
Il numero di voti ottenuti da ciascun candidato è distribuito come segue:
- Benoît Delord: 93 voti (55,7% dei voti espressi);
- Georges Peyssou: 88 voti (52,7%);
- Rosemary Besson: 84 voti (50,3%);
- Sylvain Charrue 74 voti (44,3%);
- Séverine Carrat: 73 voti (43,7%);
- Khaled Fezzani: 73 voti (43,7%);
- Marie-Christine Monnoyer: 71 voti (42,5%);
- Bénédicte Pellerin: 69 voti (41,3%);
- Cyrille Narbonne: 65 voti (38,9%);
- Sébastien Duranton: 56 voti (33,5%).
A ciò si aggiungono quattro voti non validi e una scheda bianca. O 167 voti espressi.
Due posti ancora da coprire
Con tali risultati, restano ancora due seggi da assegnare all’interno del consiglio comunale. Gli elettori dovranno scegliere questi due nuovi membri tra i sette candidati non eletti al primo turno.
Il seggio elettorale sarà aperto domenica 20 ottobre dalle 8:00 alle 18:00. Le elezioni si svolgeranno questa volta a maggioranza relativa“indipendentemente dal numero degli elettori”, si apprende dal sito del governo vie-publique.fr. “Risultano eletti i candidati che ottengono il maggior numero di voti. Se più candidati ottengono lo stesso numero di voti, risulta eletto il più anziano. »
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