Prosegue all’UNIGE la mobilitazione filo-palestinese in attesa dell’incontro con il rettorato – rts.ch

Prosegue all’UNIGE la mobilitazione filo-palestinese in attesa dell’incontro con il rettorato – rts.ch
Prosegue all’UNIGE la mobilitazione filo-palestinese in attesa dell’incontro con il rettorato – rts.ch
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A Ginevra, l’occupazione dell’atrio principale dell’edificio Uni Mail da parte di studenti filo-palestinesi, iniziata martedì, è continuata mercoledì. L’azione resta per il momento “tollerata” malgrado il suo carattere “illecito”, constata il mediatore nominato dall’UNIGE, Frédéric Esposito. Mercoledì pomeriggio è previsto un incontro tra rappresentanti del movimento e del rettorato.

Nell’immensa aula Uni Mail dell’Università di Ginevra (UNIGE), è tempo di aspettare. Questa mattina avrebbe dovuto svolgersi un incontro tra i leader del movimento studentesco e il rettorato. Alla fine si è dovuto rinviare a questo pomeriggio. La frustrazione comincia a crescere tra alcuni manifestanti.

“Lo scopo di questo incontro è portare avanti le nostre richieste”, hanno spiegato ai media i funzionari del Coordinamento studentesco per la Palestina-UNIGE (CEP-UNIGE), l’organizzazione che è all’origine dell’azione.

Le richieste dei manifestanti

Ricordiamo che gli studenti filo-palestinesi chiedono che l’UNIGE prenda posizione “sul genocidio perpetrato da Israele a Gaza” e chieda un cessate il fuoco immediato. Chiedono inoltre che l’alma mater interrompa la collaborazione con le università israeliane.

Secondo CEP-UNIGE, “le istituzioni universitarie israeliane sono pienamente coinvolte nel progetto colonialista dello Stato di Israele”. Il coordinamento afferma che questo coinvolgimento è “molto ben documentato”.

L’UNIGE ha accordi con due università israeliane, l’Università Ebraica di Gerusalemme e l’Università di Tel-Aviv, ha indicato il portavoce dell’istituzione Marco Cattaneo. Ha aggiunto che, a causa del conflitto armato in corso, il livello di attività di queste collaborazioni “è diminuito drasticamente”.

ats/dai

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