La polizia è furiosa. Avevano arrestato sei uomini, di età compresa tra i 20 e i 25 anni, sospettati di aver effettuato un lucroso traffico di protossido di azoto tra il 1° aprile e il 17 giugno 2024 nell’Île-de-France. Infine, il 17 settembre, gli imputati sono stati assolti dal tribunale penale di Évry, nell’Essonne, per una lacuna giuridica, riferisce Il parigino Giovedì 10 ottobre.
Una cattiva caratterizzazione dei fatti, secondo la difesa
Sono stati denunciati per “traffico di sostanze o piante elencate negli elenchi I e II dei medicinali stabiliti dal Codice di sanità pubblica”, “attività occulta in associazione a delinquere e associazione a delinquere”. Tuttavia, i loro avvocati hanno assicurato che i fatti erano stati classificati erroneamente dall’accusa perché “le sostanze o piante incluse negli elenchi I e II riguardano esclusivamente il protossido di azoto per uso medico” ma piuttosto il “prodotti destinati all’alimentazione”ha dichiarato Me Margaux Mazier. L’avvocato ha aggiunto che il reato denunciato dall’accusa è punibile con cinque anni di reclusione, riferisce il quotidiano. Ha così indicato “Un’incoerenza rispetto all’ultima legge che punisce la vendita ai minorenni con una multa di 3.500 euro”.
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La giustizia ha ordinato la restituzione di tutti i beni sequestrati durante la perquisizione, compresi 28 pallet di protossido di azoto. La Procura ha però presentato ricorso contro questa decisione.
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Lunghe indagini
L’avvio dell’indagine da parte della Brigata di repressione del banditismo di Versailles (BRB) risale allo scorso marzo. Gli investigatori avevano osservato il carico e lo scarico di bombole di protossido di azoto in un magazzino a Ballainvilliers, nell’Essonne. C’erano anche i clienti. Avevano osservato un potenziale fornitore che andava e veniva con queste scatole, che aveva affittato sotto falso nome, per distribuire scatole in cambio di contanti. Secondo quanto riferito, l’individuo avrebbe portato la merce dalla Polonia Il parigino. La polizia aveva appreso che una consegna arrivava ogni settimana in un magazzino a Brie-Comte-Robert, nella Seine-et-Marne, prima di essere ridistribuita in altri dieci siti della regione, tra cui Fresnes, Rungis e Trappes. I concessionari avrebbero acquistato merce per 5 milioni di euro nel corso del 2023.
Il 17 giugno gli investigatori hanno finalmente effettuato un’importante retata che prevedeva arresti e perquisizioni. In totale, da dieci luoghi di stoccaggio sono stati sequestrati 28 pallet, ovvero quattro tonnellate di protossido di azoto. La polizia ha messo le mani anche su 120mila euro in contanti, una pistola calibro 7,65 mm, gioielli e abiti di lusso. Sequestrati diversi veicoli, tra cui uno scooter TMax, un’Audi Q3, una moto da cross, sette moto d’acqua e otto quad, infine catalogati Il parigino.