TES Canada conferma il “potenziale” della reiniezione di elettricità nella rete Hydro-Québec

TES Canada conferma il “potenziale” della reiniezione di elettricità nella rete Hydro-Québec
TES Canada conferma il “potenziale” della reiniezione di elettricità nella rete Hydro-Québec
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In sostanza, il documento presentato al ministero dall’agente di TES Canada, AtkinsRealis, riprende dettagliatamente l’argomentazione e il piano tecnico già avanzato dal promotore. Il progetto da 4 miliardi di dollari per la produzione di idrogeno verde, supportato da un parco eolico e da un impianto solare, deve coprire 1.300 km quadrati, tra le MRC di Chenaux, Mékinac, Portneuf e la città di Shawinigan. Viene analizzato nel menu, mentre affrontiamo gli impatti ambientali, sociali ed economici sull’ambiente. Non sorprende che il progetto sia presentato in modo vantaggioso per la regione.

In generale, l’utilizzo del suolo è dominato dalle aree boschive (circa il 50%) e dalle aree agricole (circa il 30%). Le zone umide occupano circa il 10% della superficie.

— Estratto del bando di progetto presentato da TES Canada al Ministero dell’Ambiente

TES Canada non sembra aver spostato il suo programma, mentre si prevede che l’impianto di Shawinigan verrà avviato entro il 2028.

Eccedenze per l’Hydro-Québec?

Anche se nega di aver puntato sulla capitalizzazione dell’elettricità in eccesso generata dal progetto, il promotore affronta la questione in modo approfondito. Se il direttore generale di TES Canada, Éric Gauthier, insiste sul fatto che il pacchetto finanziario dell’azienda non si basa sulla rivendita di elettricità rinnovabile alla rete pubblica, la porta sembra davvero aperta.

La sottostazione di Mauricie, a una ventina di chilometri dal sito dell’elettrolizzatore, è una delle poche in Quebec disponibili per collegare il progetto. La sottostazione di Mauricie offre anche una rara opportunità di collegare potenzialmente parte o tutta la produzione rinnovabile del progetto alla rete, offrendo una maggiore flessibilità nella gestione dei picchi da parte di Hydro-Québec e nella valorizzazione della produzione di elettricità in eccesso.

— Estratto del bando di progetto presentato da TES Canada al Ministero dell’Ambiente

I critici del progetto, i ricercatori Johanne Whitmore e Paul Martin, della coalizione scientifica Hydrogen, hanno già invitato TES Canada a essere più trasparente su questo argomento. “Quale percentuale delle entrate totali si prevede sarà generata attraverso la partecipazione del progetto al programma di risposta alla domanda di Hydro-Québec o la possibilità di vendere elettricità ad altre società attraverso contratti di acquisto di elettricità?”, si chiedono in un recente documento di lavoro?

La possibilità che il ministro dell’Economia, dell’Innovazione e dell’Energia, Pierre Fitzgibbon, apra la legge sull’Hydro-Québec per consentire la rivendita di elettricità tra società private ha ulteriormente alimentato la speculazione.

“Il progetto sta suscitando molto interesse”

Va notato che il documento presentato al Ministero sostiene gli sforzi di informazione e promozione messi in atto fino ad oggi da TES Canada per raggiungere la popolazione e alcuni decisori.

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TES Canada rimane in silenzio sull’ondata di opposizione che incontra sul campo. (Sylvain Mayer/Le Nouvelliste)

Il promotore, tuttavia, tace sull’ondata di opposizione che continua a travolgere la regione, sostenendo invece che “i processi di informazione e consultazione condotti fino ad oggi indicano che il progetto suscita molto interesse da parte di diversi attori del settore”. .

In ogni caso, l’azienda promette di continuare il suo lavoro di informazione della popolazione. Conferma anche la prossima apertura di un ufficio permanente a Shawinigan, finalizzato proprio a rispondere alle domande dei cittadini.

Protezione degli ambienti sensibili

Infine, TES Canada si impegna a proteggere gli ambienti sensibili presenti nel territorio durante l’attuazione del suo progetto, sottolineando che le zone umide rappresentano meno del 10% del territorio interessato. “Gli inventari sul campo permetteranno di precisare, secondo le esigenze [du ministère de l’Environnement]i componenti biologici che potrebbero essere interessati dal progetto”, diciamo.

Lo sviluppatore identifica anche le aree che sono già escluse da qualsiasi sviluppo. Si tratta della torbiera del Mulino Rosso, della riserva naturale Tourbière-du-Lac-à-la-Tortue, della proposta riserva di biodiversità Grandes-Piles, della riserva naturale Sûre-la-Montagne, del Volo, del contenimento del cervo dalla coda bianca aree e la garzaia recanti il ​​numero identificativo 03-04-0052.

Il prossimo passo nel processo di valutazione ambientale sarà la presentazione dello studio di impatto del promotore, nell’ultimo trimestre del 2024, secondo il calendario presentato. Le udienze BAPE dovrebbero seguire un anno dopo.

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