Un nuovo importante lancio nel mercato del cioccolato in Marocco

Un nuovo importante lancio nel mercato del cioccolato in Marocco
Un nuovo importante lancio nel mercato del cioccolato in Marocco
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Il mercato del cioccolato marocchino attira sempre più nuovi operatori.

Dopo il gruppo Holmarcom che si è lanciato nella produzione di cioccolato con il marchio T’Choco attraverso una nuova filiale Biscoland, un altro colosso dell’agroalimentare decide di investire in questo mercato fino a poco tempo fa dominato da marchi stranieri (europei e turchi), in particolare nel segmento e nei prodotti premium a base di cacao puro (Vs vegecao e altri derivati ​​del cioccolato).

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Si tratta del gruppo Zine noto per il marchio Alitkane (cous cous, pasta, semola e farina) che si prepara a lanciare, a sua volta, una nuova unità produttiva di cioccolato nella regione di Casablanca. Per il momento non filtra nulla sul posizionamento di questo progetto né sulla cifra che il gruppo fondato da Noereddine Zine all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso intende investire in questa nuova avventura.

Se a queste due iniziative di Holmarcom e Zine Group aggiungiamo l’arrivo del nuovo player Next Snacking Industry che ha inaugurato pochi mesi fa la più grande unità di snack dolci del Marocco con prodotti essenzialmente a base di cioccolato e con il marchio Nooco che da allora creato scalpore, diverse centinaia di milioni di dirham sarebbero stati drenati verso il mercato del cioccolato in Marocco.

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Ciò è quindi sinonimo di sovrapproduzione in un mercato stimato “appena” a quasi un miliardo di dirham all’anno? Difficile dirlo, tanto più che i prodotti appena introdotti sul mercato marocchino, tra cui in particolare la Nooco, attaccano piuttosto i prodotti importati (Snickers, LU, Lindt, ecc.), ma anche perché questo mercato non può che aumentare con un consumo medio per abitante inferiore a un chilogrammo di cioccolato all’anno rispetto ai 3 chilogrammi nella vicina Tunisia e tra i 7 e gli 8 chilogrammi in Europa.

Ricordiamo che Zine Group realizza un fatturato consolidato di 4,5 miliardi di dirham attraverso una ventina di filiali che operano nei settori della pasta, del cous cous, dei fertilizzanti, dei cereali, dei mangimi per il bestiame, del tè e dello zucchero.

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