Un casting 100% locale per il festival Carpentras fa il suo cinema

Un casting 100% locale per il festival Carpentras fa il suo cinema
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Abbiamo bisogno di diversi agenti di polizia, di uno spazio che possa essere trasformato in una stazione di polizia, una cella, un bar…” Alex, vicedirettore della squadra belga attorno a Olivier Panier, elenca le sue richieste. I residenti stanno ascoltando. Se possono aiutare, è con piacere. Hanno adottato questo festival e lo aspettano ogni anno. È il DNA del Carpentras fait festival del cinema figlio.

Da cinque anni, l’evento, ideato dal giornalista Patrick Chêne, convertitosi in enologo da diversi anni e organizzatore di questo concorso di cortometraggi, ha esistenza e consistenza solo se è nutrito da molteplici collaborazioni locali. “Mettiamo in risalto la città con scene girate solo a Carpentras e nelle sue campagne vicine e ci assicuriamo che residenti e commercianti si approprino di questo festival partecipando il più possibile.“, ama ripetere il fondatore. Da qui la necessità e l’imprescindibile casting 100% locale, sempre immaginato dall’enologo Patrick Chêne, e riservato per martedì sera a Carpentrassiens.

I residenti aiutano le squadre a trovare loro un accessorio, un’ambientazione, un veicolo speciale e si fanno avanti per offrirsi come comparse o per un piccolo ruolo. O anche un ruolo principale. Le interpretazioni dei carpentrassiani Jean-Pierre Combes in Signor Lucien e Magaly Vigneron Carpentraadulti sono ancora nella mente del team organizzatore. I due attori dilettanti avevano deliziato non solo la giuria ma anche il pubblico nelle precedenti edizioni. Olivier Panier era ancora alla ricerca del “suo” fastidioso comandante di polizia martedì sera, molto tardi, e Freddie Sage puntava sul casting per trovare il suo secondo ruolo principale, una donna di 30-40 anni che avrebbe recitato accanto a una seconda attrice, un personaggio che veniva anche da un’altra dimensione…

Grandi lampadari, campanile, casa retrò

Se la squadra di Anthony Marzin ha già i suoi due truffatori, ha chiesto il direttore dello Strasburgo al microfono del suono”ristorante con grandi lampadari“con preferenza per”all’interno del Cerchio 85“e cercavo le comodità per poterlo fare”accedere al campanile“. Un sospiro di sollievo per il team femminile attorno a Claire Sauvin (Parigi) che aveva messo gli occhi sul negozio di musica di rue Porte de Monteux, che sarà aperto per le riprese il primo maggio. Nel frattempo, il giovane regista Louis Faury (Parigi ) stava ancora cercando un “vecchia casa borghese, un po’ retrò” per il suo film drammatico. Lo troverà presto alla fine. Un casting che, mezz’ora prima dell’autorizzazione del primo applauso, sembrava conclusivo per tutte le squadre anche se mancava ancora il parco giochi vicino al centro di Freddie Sage.

Alle 20 la partenza è stata data dal sindaco, sotto una leggera pioggia. “È nella costrizione che nasce la creatività“, confida, sempre ottimista, Patrick Chêne. “Ho fiducia, abbiamo squadre di qualità con un ottimo spirito.

Motore ! Il conto alla rovescia è iniziato. Sabato mattina le squadre consegneranno la loro “copia” di 8 minuti e 40 secondi. Rivelazioni la sera stessa al Cabaret…

#French

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