Talco accusato di provocare il cancro: il colosso farmaceutico Johnson & Johnson è pronto a pagare più di 6 miliardi di dollari per porre fine alle cause legali

Talco accusato di provocare il cancro: il colosso farmaceutico Johnson & Johnson è pronto a pagare più di 6 miliardi di dollari per porre fine alle cause legali
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“Questo piano è il culmine della nostra strategia di risoluzione consensuale annunciata in ottobre”, ha spiegato Erik Haas, vicepresidente del colosso farmaceutico americano Johnson & Johnson e responsabile degli affari legali, citato mercoledì in un comunicato stampa.

“Da quella data, il gruppo ha lavorato con gli avvocati che rappresentano la stragrande maggioranza dei ricorrenti per trovare una soluzione a questo contenzioso, che anticipiamo con questo piano”ha chiarito.

Secondo il piano, J&J ha accettato di pagare circa $ 6,475 miliardi in 25 anni per reclami relativi a problemi ovarici (99,75% dei reclami attuali).

Gli altri disturbi riguardano il mesotelioma, soprannominato “cancro dell’amianto“, e vengono trattati separatamente. Il gruppo precisa che il 95% di loro ha già trovato una soluzione.

Il piano proposto prevede un periodo di tre mesi durante il quale i ricorrenti saranno informati della sua esistenza. Sarà convalidato se il 75% lo accetterà.

Il gruppo precisa che gli avvocati dei ricorrenti che hanno collaborato alla sua realizzazione “supporto”.

Nel commercio elettronico prima dell’apertura della Borsa di New York, le azioni J&J sono aumentate del 2,87%.

Talco ritirato dal mercato

Il suo talco è accusato di contenere amianto e di provocarlo tumori ovarici. Cosa che continua a smentire, anche se l’ha ritirata dal mercato nordamericano.

“Le denunce relative al talco contro il gruppo dimostrano l’impatto senza precedenti delle cause infondate avviate contro le società americane e le sentenze estreme ottenute dai querelanti”, ha denunciato il signor Haas, denunciando il “distorsione degli studi scientifici da parte di una scienza scadente”.

Una sintesi degli studi pubblicati nel gennaio 2020 e riguardanti 250.000 donne negli Stati Uniti non nessun collegamento statistico trovato tra l’uso del borotalco sui genitali e il rischio di cancro alle ovaie.

Negli anni ’70 sorse la preoccupazione per la contaminazione del talco da parte dell’amianto, spesso di natura simile ai minerali utilizzati per produrre il talco.

Nell’aprile 2023, il gruppo ha proposto un accordo 8,9 miliardi di dollari, alla quale avevano dato il via libera più di 60.000 denuncianti. Ma un giudice fallimentare lo ha respinto.

Allo stesso tempo, Johnson & Johnson ha annunciato il 23 gennaio un accordo di principio con un consorzio di procuratori di 43 stati degli Stati Uniti, nel contesto dello stesso caso del talco.

Ufficialmente non venne indicata alcuna cifra, ma i media americani riportarono all’epoca ben 700 milioni di dollari.

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