Manifestazione per la Palestina davanti all’Assemblea Nazionale

Manifestazione per la Palestina davanti all’Assemblea Nazionale
Manifestazione per la Palestina davanti all’Assemblea Nazionale
-

A quasi un anno dall’inizio dei violenti scontri in Medio Oriente tra Israele e Hamas, l’organizzazione Palestine Quebec invita i cittadini a proclamare ad alta voce il proprio malcontento. “Siamo qui per difendere i civili di Gaza, per dire “smettetela di uccidere i bambini”. Tutto questo deve finire”, implora Leila Hamidouche, portavoce della Palestina Quebec.

È indignata dall’“inerzia” dei governi e vuole azioni concrete.

“Il governo Trudeau deve prendere le misure necessarie e prendere il coraggio a due mani per riconoscere la Palestina”.

— Leila Hamidouche, portavoce della Palestina Quebec.

La manifestazione di sabato pomeriggio aveva uno scopo particolare: esigere dai diversi livelli di governo la fine immediata delle ostilità a Gaza, la fine dell’occupazione israeliana, il rispetto del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, l’embargo sui diritti canadesi esportazioni di armi e la chiusura dell’ufficio del Quebec a Tel Aviv.

Non è stata la pioggia a impedire ai manifestanti di gridare forte e chiara la loro indignazione. (Gabrielle Pichette/Le Soleil)

Il nuovo ufficio di Tel Aviv, che rappresenta il Quebec in Israele, è descritto come “un ufficio della vergogna” dal portavoce dell’organizzazione. Spera che le mobilitazioni cittadine delle ultime settimane abbiano un impatto sulla situazione. “Ci sentiamo impotenti, la popolazione si sente impotente”.

“Un mondo malato”

Sempre presente alle manifestazioni per la Palestina, Frédéric è indignato nel vedere “che possiamo massacrare persone in questo modo e non succede nulla”.

“Penso che in generale la gente non sia molto interessata, sia indifferente. È noioso dirlo, ma viviamo davvero in un mondo malato”.

— Frédéric, contestatore

Chiede ai politici “di fare qualcosa”.

Da parte sua, Danielle, che da decenni manifesta per il Medio Oriente, invita le persone a conoscere i diversi conflitti nel mondo e a scendere in piazza per esprimersi. Vuole anche che il governo federale “rispetti il ​​diritto dei palestinesi ad avere una nazione”.

Attualmente, 147 paesi riconoscono lo Stato di Palestina. Il Canada non è uno di questi.

Azioni concrete

Davanti all’Assemblea Nazionale hanno risposto all’appello persone di tutte le età, dai bambini ai nonni.

Tra loro c’erano anche alcuni eletti, tra cui il deputato di Jean-Lesage, Sol Zanetti, che sentiva il bisogno di essere tra i manifestanti. “Questa guerra non ha senso, Gaza è devastata. Crede che oltre al sostegno politico, i cittadini palestinesi debbano ricevere sostegno morale.

Zanetti conclude che bisogna fare pressione sui governi del Quebec e del Canada. “Servono azioni concrete”. La chiusura dell’ufficio del Quebec a Tel Aviv è uno di questi.

-

PREV 6 mesi di reclusione con sospensione della pena per aver aggredito i vigili del fuoco a Villeneuve-lès-Avignon
NEXT La Chicorée, le piccole novità dal Nord da martedì 1 ottobre