Aït Taleb si impegna a far luce sulle voci sull’Aïn Atlas

Aït Taleb si impegna a far luce sulle voci sull’Aïn Atlas
Aït Taleb si impegna a far luce sulle voci sull’Aïn Atlas
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Il Ministero della Salute non ha dissipato del tutto la polemica emersa dopo la diffusione di un documento, presumibilmente proveniente dalla sua delegazione a Casablanca, relativo alla conformità delle acque dell’Ain Atlas.

Secondo il quotidiano Assabahche torna sull’argomento nell’edizione del fine settimana del 5 e 6 ottobre, il documento preoccupa i consumatori marocchini. Per qualsiasi reazione, il Ministero ha affermato di aver preso in carico la questione e di studiare le azioni da intraprendere, nel quadro di quanto previsto dalle procedure in vigore.

Per il momento i servizi di comunicazione del ministero si sono accontentati di informare alcuni media, che citano un “fonte affidabile», ha trasmesso il messaggio del dipartimento di Aït Taleb. Messaggio secondo cui il documento che ha fatto il giro dei social network è “un falso» e che anche se riporta chiaramente la carta intestata della delegazione del ministero presso la prefettura dei distretti di El Fida-Mers Sultan, non si tratta di un documento ufficiale e il suo contenuto non ha nulla a che vedere con la verità.

La reazione del ministero, invece di calmare gli animi, ha, al contrario, seminato ulteriore confusione tra i consumatori. “Se il documento in questione è falso, perché il Ministero non rilascia un comunicato ufficiale in tal senso?», si chiede il quotidiano, che riporta una domanda ampiamente condivisa sulle reti sociali.

Una domanda che il quotidiano ha rivolto anche a un dirigente del Ministero della Salute. In risposta, quest’ultimo ha confermato che “questo primo comunicato del ministero mirava a bloccare la diffusione pubblica di questo documento, presentando al contempo i primi elementi di informazione sull’argomento» e «informare i siti di informazione dell’esistenza di un documento falso la cui pubblicazione rischiava di creare confusione nell’opinione pubblica e di danneggiare l’azienda produttrice di tale marchio».

Da parte sua, il delegato del Ministero presso El Fida-Mers Sultan, il cui dipartimento avrebbe redatto questo documento, afferma di non esserne a conoscenza. “È venuto a conoscenza di questo documento contemporaneamente a tutti gli altri“, sottolinea Assabah.

In un comunicato quotidiano, il delegato del Ministero afferma che “il Dipartimento della Salute non è autorizzato ad effettuare valutazioni di questo tipo su prodotti classificati come prodotti alimentari“. Inoltre, continua il gestore, contrariamente alla consuetudine, il suo nome e la sua firma non figurano sul timbro apposto su questo documento. In ogni caso, spiega il manager, il dossier “è attualmente nelle mani del Ministero che deciderà il seguito da dargli, secondo le consuete procedure».

Il documento, ricorda il quotidiano, precisa che, nell’ambito del controllo sanitario delle acque minerali naturali, un campione di un lotto di acqua minerale naturale Aïn Atlas ha concluso che quest’acqua non era conforme alle norme di qualità in vigore.

Par Amyne Asmlal

04/10/2024 ore 21:10

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