“trailer” ripresi dalla protezione video, uno di loro in fuga

“trailer” ripresi dalla protezione video, uno di loro in fuga
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Jean-Marc Aubert

Pubblicato il

1 ottobre 2024 alle 10:36

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Li avevamo filmato in azione da telecamere di videoprotezione : due presunti autori di furti di caravan (all’interno di veicoli parcheggiati) in Saint-Pons-de-Thomièresnegli alti cantoni dell’Hérault, sono stati rapidamente identificati e messi fuori pericolo. Ma uno di loro, che non era stato incarcerato prima del processo, è in fuga… Narrativa.

Nella notte tra venerdì 18 e sabato 19 settembre 2024, a Saint Pons de Thomières, sette veicoli parcheggiati sulla pubblica via sono stati oggetto di tentativi di furto da parte di soggetti che hanno forzato le porte. Non vengono forniti dettagli su eventuali bottini. Le vittime hanno sporto denuncia alla brigata della gendarmeria della compagnia Béziers ed è stata avviata un’indagine.


“Le numerose indagini condotte dalla gendarmeria, in particolare l’uso della videosorveglianza del comune, hanno permesso di identificare due sospetti che sono stati messi in custodia di polizia giovedì 24 settembre. Il 37enne ha ammesso la sua partecipazione ai fatti , spiegando il suo comportamento con una forte impregnazione alcolica. Il secondo, 34 anni, ha negato qualsiasi coinvolgimento nonostante le accuse del primo e le prove raccolte a suo carico, oltre alle immagini di videosorveglianza”, spiega martedì 1 ottobre 2024. Raffaello Ballandil pubblico ministero di Béziers.

I due sono stati presentati alla Procura della Repubblica, poi al giudice per la libertà di detenzione -JLD- che ha deciso di mettere in custodia cautelare solo il secondo sospettato, con precedenti penali molto ampi. Il più anziano è stato posto sotto controllo giudiziario.

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Durante il processo in comparizione immediata avvenuto venerdì 25 settembre, il più giovane ha finito per ammettere la sua partecipazione ai fatti. Il tribunale penale di Béziers ha ordinato la sua detenzione continuata condannandolo a 18 mesi di reclusione, di cui 6 mesi sospesi in libertà vigilata, imponendogli di farsi curare, lavorare e risarcire le vittime.

Mandato di arresto

Uscito dall’aula prima del giudizio, mentre i giudici deliberavano dopo l’accusa del pubblico ministero e aveva visibilmente la sensazione che questi rischiasse di essere sottoposto ad un mandato di rinvio a giudizio, la persona posta sotto controllo giudiziario è stata oggetto diun mandato d’arresto con una pena di 18 mesi di reclusione, di cui 10 mesi di libertà vigilata sospesa compresi gli stessi obblighi, oltre al divieto di soggiorno nel comune di Saint-Pons-de-Thomières. È attivamente ricercato.

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