A vedere il numero delle uscite mediatiche, delle convocazioni, delle reazioni e degli annunci fino allo stordimento imposto dai partiti politici dalla settimana scorsa al municipio del Quebec, si potrebbe credere di sì.
In una settimana, da lunedì 23 a lunedì 30 settembre, la città del Quebec ha inviato 23 comunicati stampa e ha convocato i media quasi ogni giorno per gli annunci.
Si è discusso in generale di sicurezza per gli anziani, riqualificazione del Parc des Écores, stabilizzazione delle sponde del Parc de la Plage-Jacques-Cartier, ammodernamento degli impianti sportivi del Parc de La Chanterelle, sostegno ai commercianti del quartiere di Saint-Sauveur, 2023 il rapporto sull’acqua potabile, la programmazione del nuovo evento di Réverbère, l’inceneritore, le forniture, i sussidi, allodola!
L’opposizione non è da meno. In una settimana, il leader del Primo Quebec Claude Villeneuve ha convocato i giornalisti lunedì, martedì, mercoledì, venerdì e lunedì.
Ha discusso del patrimonio del Vecchio Quebec, dello status di capitale, della missione del sindaco attualmente in Europa, dell’orario nel dossier del tram.
Tutti argomenti interessanti e annunci importanti ai quali però, bloccati in questo ritmo frenetico, non sempre viene dato il giusto valore.
Non fraintendetemi, non si tratta di lamentarsi di me o dei miei valorosi colleghi giornalisti che si occupano di politica municipale, di tutti i media messi insieme.
Non voglio farti piangere dicendo che c’è troppa azione in questa vita politica che amo così tanto.
I partiti sono perfettamente liberi di fare gli annunci che desiderano al ritmo che desiderano.
Proprio come i media sono liberi di riferirlo o meno.
Ma raramente ho visto questa frenesia di annunci al di fuori delle campagne elettorali. Tuttavia, per i prossimi mancano più di 11 mesi. Tienilo al sicuro, come direbbe l’altro.
E pensare che Bruno Marchand meno di un mese fa aveva assicurato di non essere in campagna elettorale.
Pensare che i giornalisti, come la popolazione, abbiano questa capacità di assorbire l’attualità per spiegarla bene e interrogarla con la prospettiva necessaria è utopico. E gli annunci utili ai cittadini rischiano inevitabilmente di passare inosservati.
Compila l’assenza del sindaco
La lunga missione del sindaco Marchand in Europa, dal 23 settembre al 4 ottobre, ha ovviamente qualcosa a che fare con questa sovrabbondanza.
Il suo partito, il Quebec forte e orgoglioso, e questo è lodevole, desidera proporre i suoi consiglieri, senza il sindaco.
Ho anche sostenuto in questa direzione in un recente articolo Il Quebec non è una città individuale in cui deploro che l’amministrazione Marchand stia modificando le date delle riunioni del consiglio comunale durante la missione del sindaco. La decisione è stata successivamente revocata.
Ma non avrei mai pensato che il numero degli annunci sarebbe stato così sostenuto.
L’opposizione, dal canto suo, vuole comprensibilmente occupare lo spazio in assenza dell’onnipresente Bruno Marchand. Uscire quotidianamente per commentare tutte le questioni fa parte della strategia per evidenziare l’assenza del sindaco in un momento così cruciale dell’inizio dell’anno scolastico.
Ma la quantità di comunicati, annunci e dichiarazioni rischia di diluire l’effetto atteso.
Come dice il proverbio, “quando il gatto non c’è, i topi ballano”.
Devi solo stare attento a non esaurire i topi.
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