Una frase semplice diventata virale da un giorno all’altro. Pierre Legrand, l’automobilista che si rifiutò di sottoporsi all’alcol test a Esquelbecq (Nord), lo scorso aprile, insistendo sul “non contratto”, dovrà essere giudicato questo martedì 1 ottobre dal tribunale penale di Dunkerque.
Il conducente sarà giudicato per “rifiuto di sottoporsi ai controlli del veicolo e del conducente, rifiuto di sottoporsi ai controlli relativi allo stato di alcol, rifiuto di sottoporsi ai controlli relativi all’uso di stupefacenti, mancanza di assicurazione e violenza intenzionale contro un soldato della gendarmeria senza incapacità”. ”, ha affermato la Corte in un comunicato stampa inviato lo scorso aprile.
Il 1 aprile Patrick e sua moglie Laetitia sono stati arrestati dai gendarmi della città di Esquelbecq, che volevano sottoporre l’autista ad un alcol test. Ma la situazione aveva preso un’altra piega. “Non contratto. Non entreremo in contatto con voi”, ha insistito Pierre Legrand con i gendarmi, rifiutandosi di effettuare il test.
Durante questa scena, filmata dalla moglie, l’autista ha indicato di non appartenere alla “società République Française Présidence”, che è, secondo lui, “una società privata dal 1947”, prima di presentare una carta d’identità falsa. e una patente di guida falsa.
In questo video, pubblicato dalla coppia, e condiviso massicciamente sui social network, si utilizzano elementi del linguaggio del movimento degli “esseri sovrani”, più precisamente della “frode del nome legale”. “Non ho nessun contratto con voi, non devo gonfiare il palloncino” oppure “in minuscolo, per favore, non siamo aziende”, hanno dichiarato in particolare.
Per arrestare i due automobilisti i poliziotti hanno dovuto rompere il finestrino del veicolo. Pierre Legrand, l’autista, rischia una pena massima di cinque anni di carcere e una multa di 75.000 euro.
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