Privati ​​dell’indennità di alloggio e delusi dal bonus olimpico, i vigili del fuoco minacciano uno sciopero illimitato

Privati ​​dell’indennità di alloggio e delusi dal bonus olimpico, i vigili del fuoco minacciano uno sciopero illimitato
Privati ​​dell’indennità di alloggio e delusi dal bonus olimpico, i vigili del fuoco minacciano uno sciopero illimitato
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Di fronte al basso importo dei “bonus JO” e all’abolizione dell’indennità di alloggio, i vigili del fuoco del Rodano e della metropoli minacciano di scioperare a tempo indeterminato a partire da martedì 1° ottobre, anche durante la Festa delle Luci.

Infuriati i vigili del fuoco del Rodano e della metropoli lionese. Minacciano di scioperare a tempo indeterminato a partire da martedì 1° ottobre, anche durante la Festa delle Luci, che inizierà il 5 dicembre, riferisce Le Progrès.

Inizialmente venne preso di mira solo il famoso evento festivo di Lione. I vigili del fuoco del Rodano hanno voluto così esprimere la loro insoddisfazione dopo che il Ministero degli Interni ha rifiutato una delle loro richieste legate ai Giochi.

Due delusioni dopo le Olimpiadi

La mobilitazione di numerosi vigili del fuoco durante i Giochi Olimpici è stata accompagnata da un bonus, che i vigili del fuoco vorrebbero fosse dello stesso importo previsto per la polizia e la gendarmeria, ovvero circa 2.000 euro.

Il governo ha lasciato la responsabilità di pagare questo bonus ai dipartimenti e alle metropoli. I vigili del fuoco hanno finalmente ottenuto altri 200 euro, una somma dieci volte inferiore alle loro richieste che, secondo Rémy Chabbouh, segretario nazionale del sindacato SUD SDIS, non è ancora stata pagata.

Mercoledì 25 settembre, 320 vigili del fuoco sono stati informati della soppressione del loro risarcimento per l’alloggio. “Hanno aspettato che passassero le Olimpiadi per annunciarcelo. Abbiamo affidato il caso ai nostri avvocati e non permetteremo che ciò accada. Abbiamo crediti, alimenti… È fuori discussione che stiamo perdendo queste somme anche se non ce lo aspettavamo! Non è normale quello che sta succedendo”, si lamenta Rémy Chabbouh con Actu Lyon.

“Una grande delusione e una grande rabbia”

Questo risarcimento, ricevuto “dal 1976” secondo il sindacalista, è definito “illegale” da Metropolis, che afferma di non essere più in grado di pagarlo. L’obiettivo è però “compensare la mancanza di alloggi ufficiali nelle caserme” per i vigili del fuoco interessati.

Rémy Chabbouh confida ai media lionesi che tra i suoi colleghi si è diffusa “una grande delusione e una grande rabbia”. Questi ultimi, che dovrebbero essere requisiti durante lo sciopero, effettueranno i loro interventi con la scritta “vigili del fuoco in sciopero” sui loro veicoli.

“Le nostre famiglie dovranno fare a meno dell’alloggio, mostreremo loro cosa vuol dire fare a meno dei vigili del fuoco”, avverte Rémy Chabbouh, che non intende “accontentarsi solo di uno sciopero”.

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