Il Primo Ministro sta valutando una tassa eccezionale sui grandi gruppi.
Un prelievo eccezionale di 8 miliardi di euro sui grandi gruppi e una tassa sul riacquisto di azioni proprie rientrano tra le misure previste dal governo francese per ridurre i deficit pubblici, ha riferito domenica il quotidiano Le Monde.
Martedì il nuovo primo ministro Michel Barnier farà la sua dichiarazione di politica generale, mentre la Francia dovrà far approvare in Parlamento il bilancio 2025 entro la fine dell’anno.
Per ridurre l’abisso del deficit pubblico – previsto superiore al 6% del Pil nel 2024 – tra i progetti esaminati dall’esecutivo nei giorni scorsi “ci sono un prelievo di otto miliardi di euro sui grandi gruppi, una tassa sui riacquisti di” azioni e la stabilità dei titoli imposta sul reddito”, scrive Le Monde.
Secondo Le Monde, Bercy sta infatti considerando un “contributo eccezionale sugli utili delle grandi imprese”, come già fatto nel 2017. I gruppi presi di mira dovrebbero pagare un supplemento di 8,5 punti percentuali, indica il quotidiano serale. “Oppure una tassazione totale del 33,5%, equivalente all’aliquota normale in vigore tra il 1993 e il 2017, prima dei tagli fiscali voluti da Emmanuel Macron per migliorare la competitività delle imprese”.
Il quotidiano aggiunge che il governo non esclude di presentare rapidamente un progetto di modifica della legge finanziaria, per adottare le misure fiscali applicabili entro la fine dell’anno.
