“È un momento di verità che fa molto male e che continua a far male”, ritiene il portavoce dei vescovi del Belgio

“È un momento di verità che fa molto male e che continua a far male”, ritiene il portavoce dei vescovi del Belgio
“È un momento di verità che fa molto male e che continua a far male”, ritiene il portavoce dei vescovi del Belgio
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Dato che meno di un belga su due si definisce cattolico e il 3% dei praticanti va in chiesa la domenica, dovremmo razionare il numero delle chiese in Belgio? “Evidentemente dobbiamo razionalizzare“, ha risposto il portavoce. “Dobbiamo vedere chiaramente cosa è necessario, sapendo anche che esiste già una politica da parte fiamminga e che siamo anche in una procedura con il parlamento e il governo valloni. Siamo pronti a parlare. Dobbiamo renderci conto che c’è una storia della Chiesa: la maggior parte delle chiese appartiene allo Stato o ai Comuni e allo stesso tempo ci sono dei valori patrimoniali, ma c’è anche un attaccamento molto forte da parte dei fedeli. nella chiesa del loro quartiere“, ha detto Tommy Scholtes.

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Come rendere nuovamente attraente il ruolo del sacerdote in Belgio, ponendo fine al celibato dei preti? “I vescovi del Belgio hanno chiesto che nel prossimo sinodo, che si svolgerà in ottobre, venga messa in discussione la possibilità di ordinare uomini sposati“, ha detto il portavoce.

Durante questi tre giorni in Belgio, il Papa ha programmato di incontrare anche le vittime degli abusi sessuali nella Chiesa. Per Tommy Scholtes, “l’impatto delle vittime è ovviamente molto forte oggi, in molti gruppi dedichiamo molto tempo per accoglierle e sostenerle”. Ritiene che questo incontro “Sarà un momento molto forte, ricco di emozioni, tanto per le vittime quanto per il Papa perché è un momento di verità che fa molto male e che continua a far male. Noi, la Chiesa, dobbiamo continuare ad assumerci questo sostegno con tutto ciò che ciò implicherà“, ha dettagliato.

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Maxime Binet ha poi interrogato Tommy Scholtes sulla commissione parlamentare d’inchiesta su questi abusi. C’è stato un certo fastidio da parte della Chiesa per la scarsa conoscenza dei parlamentari sull’argomento? “La difficoltà è vedere che i parlamentari a volte dicono che la Chiesa non ha fatto nulla dopo tutto quello che abbiamo imparato, e qui posso dire un certo numero di cifre: abbiamo comunque ricevuto 600 vittime, accompagnato un certo numero di persone, ci sono stati risarcimenti, ci sono Erano ancora 6 milioni quelli donati dalla Chiesa alle vittime. Non voglio riassumere tutto quello che ha fatto la Chiesa, ma dire che noi non abbiamo fatto nulla non è vero.“, ha concluso Tommy Scholtes.

L’intera intervista la trovate in cima all’articolo.

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