Stazioni di ricarica in Vallonia: cambiamento imminente!

Stazioni di ricarica in Vallonia: cambiamento imminente!
Stazioni di ricarica in Vallonia: cambiamento imminente!
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Il ministro vallone per la mobilità dell’epoca, Philippe Henry, contava su un importante piano di sviluppo delle stazioni di ricarica: 6.000 stazioni, per un totale di 12.000 prese, dovevano essere installate in Vallonia entro l’estate del 2026. Il problema è che è intervenuto l’Ispettorato delle finanze, esprimendo notevoli riserve sul progetto di installazione di stazioni di ricarica nell’area comunale. A maggio, il governo vallone ha cercato di rassicurare. Ma da allora, nessuna notizia.

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E oggi apprendiamo che il governo vallone ha deciso di non riattivare questo piano. Interrogato in Commissione per la mobilità del Parlamento vallone, il nuovo ministro vallone per la mobilità, François Desquesnes, ha affermato di stare lavorando a “una profonda riconfigurazione del meccanismo” perché “oggi è chiaro che l’impegno per un piano di distribuzione di terminali sul territorio comunale annunciato nel 2021 dal governo vallone non potrebbe essere attuato concretamente”.

Contattato, il ministro ha confermato che il piano “è morto di morte naturale. Quando ero ancora parlamentare vallone, ho interrogato il ministro vallone in diverse occasioni. Mi ha sempre detto che il dossier era solido, ma l’Ispettorato delle finanze ha fatto commenti tali che il progetto non ha più avuto seguito”. Nello specifico, il piano prevedeva il lancio di un invito a manifestare interesse sotto forma di specifiche redatte con la collaborazione delle Agenzie di sviluppo territoriale. “Ma l’Ispettorato non ha detto nulla di buono al riguardo”.

Da allora, il divario tra Fiandre e Vallonia, in termini di attrezzature, si è ulteriormente ampliato. Ma François Desquesnes intende ridurlo. “Applicheremo la stessa metodologia che viene applicata nelle Fiandre ma anche nelle grandi città europee, vale a dire un meccanismo di concessione come raccomandato dalla Banca europea per gli investimenti”.

La Vallonia metterà a disposizione spazi come parcheggi, aree di servizio autostradali, terreni lungo una strada, ecc. e verrà lanciato un bando per l’installazione di piccoli terminali locali o di caricabatterie semi-rapidi o rapidi a seconda della domanda. “Questo è ciò che stanno facendo le altre regioni”.

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Quanti terminali dovranno essere installati? Il ministro Desquesnes non ha la risposta. “L’importante è rispondere alla domanda con un’offerta adeguata”, spiega.

In breve, sarà probabilmente inutile installare molti terminali in un comune rurale. D’altra parte, sarà più necessario nelle aree urbane dove i proprietari di appartamenti non hanno necessariamente la possibilità di ricaricare a casa. Sarà anche responsabilità degli stakeholder locali richiedere o imporre la creazione di terminali pubblici come onere di pianificazione per un nuovo progetto immobiliare.

D’altro canto, il ministro conferma che il programma di densificazione dei terminali attorno alla rete strutturante gestita da Sofico (autostrade e grandi strade nazionali) sarà completato. A priori secondo il cronoprogramma previsto. “Ad oggi, i punti di ricarica sono al 74% dell’obiettivo finale (N.d.R.: 1.000 prese). L’obiettivo sembra raggiungibile e SOFICO ci sta lavorando costantemente”.

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