Per Stéphane Troussel questa scelta è stata fatta “con l’accordo di Parigi 2024 e il Comitato Olimpico Internazionale (…) non è una coincidenza”.
“Volevamo che questi Giochi diventassero un evento inclusivo e popolare e il risultato è stato un vero successo”.ha affermato l’uomo che è anche portavoce del Partito Socialista.
Pesanti una tonnellata e mezza ciascuna, le tre mezzelune rosse, blu e verdi, chiamate “Agitos” (“mi muovo”), sono state smontate nella notte tra mercoledì e giovedì prima di essere collocate a Bobigny, al Prisme, IL “centro sportivo inclusivo e di riferimento metropolitano”.
Unica apparecchiatura rimasta in eredità dai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, il Prism consentirà allenamenti e competizioni di alto livello per gli atleti paralimpici, quando verrà inaugurato quest’inverno.
“Sarà un nuovo polo sportivo unico per disabilipoiché il Prism non ha equivalenti in Francia”, sottolinea Stéphane Troussel, soddisfatto che “Questi emblemi completano l’eredità per la quale (lui) ha combattuto fin dal primo giorno”.
“Un simbolo dei legami che uniscono Seine-Saint-Denis e i Giochi”
Se la capitale francese è stata il teatro principale della competizione di quest’estate, La Senna-Saint-Denis è stata evidenziata attraverso il centro acquatico olimpico costruito di fronte al leggendario Stade de France e il dipartimento ha ospitato quattro eventi paralimpici, tra cui tutti gli eventi di paraciclismo su strada.
“Più che un souvenir, questi Agitos sono un simbolo dei legami che uniscono Seine-Saint-Denis e i Giochi e un invito a far vivere i loro valori e il loro patrimonio”ha commentato Tony Estanguet, presidente del comitato organizzatore dei Giochi di Parigi 2024, in un comunicato stampa.
“La questione della pratica sportiva per bambini e adulti con disabilità è una delle sfide che la società francese deve raccogliere all’indomani dei Giochi Paralimpici.”ha sottolineato Stéphane Troussel.
Più noti al grande pubblico, gli anelli olimpici installati sulla Torre Eiffel hanno ancora un futuro incerto: il progetto del sindaco di Parigi di mantenere questo logo sul monumento fino ai Giochi di Los Angeles del 2028 ha suscitato forti critiche tra i difensori del patrimonio e i discendenti di Gustave Eiffel.