Dakar, 20 nov. (APS) – Il segretario esecutivo del Consiglio nazionale per lo sviluppo della nutrizione (CNDN) ha invitato lunedì i paesi africani a “continuare” i loro sforzi “volti a creare sistemi alimentari adattati e sostenibili”.
“Per un miglioramento duraturo della situazione nutrizionale nei nostri paesi, dobbiamo continuare i nostri sforzi volti a creare sistemi alimentari adattati e sostenibili”, ha dichiarato Aminata Ndoye Diop.
È intervenuta all’apertura della quinta conferenza della Federazione africana delle società di nutrizione, che si svolgerà dal 19 al 24 novembre a Dakar.
Il tema della conferenza è: ”Approccio multisettoriale per rafforzare i sistemi alimentari e raggiungere obiettivi nutrizionali sostenibili in Africa”.
Ha indicato che “per concretizzare la nostra appropriazione dell’obiettivo globale di avere un capitale umano sostenibile, il Senegal ha sviluppato (…) la politica nazionale di sviluppo nutrizionale così come il piano nutrizionale strategico multisettoriale”.
I due documenti sono stati concepiti “sulla scia del Piano Senegal Emergente (PSE), quadro di riferimento delle nostre politiche pubbliche”, ha affermato.
Ritiene che garantire una buona alimentazione alle popolazioni africane richieda l’agroindustria di fronte alla crescita demografica, all’urbanizzazione e al cambiamento climatico.
Ciò richiede anche la definizione di politiche pubbliche in grado di sviluppare sistemi alimentari sostenibili e semplici.
-Mobilitazione delle risorse, sfida principale
-”Oggi adottiamo un approccio multisettoriale per poter affrontare meglio i determinanti della malnutrizione”, ha informato il segretario esecutivo della CNDN.
Ritiene che la ”mobilitazione delle risorse per la nutrizione” costituisca la principale sfida da raccogliere oggi.
”Ciò dimostra che il piano non è stato attuato integralmente. Quindi la sfida oggi è la mobilitazione delle risorse destinate alla nutrizione”, ha insistito.
La dottoressa Valérie Ndiaye, presidente dell’Associazione per la Nutrizione e l’Alimentazione del Senegal (ANAS), afferma che, data l’esistenza in Senegal di “un approccio multisettoriale”, è opportuno “passare al finanziamento di tutti questi piani che sviluppiamo e mettiamo a punto mettere in pratica quanto abbiamo scritto nei piani d’azione.
Nota che ”l’alimentazione non è ben finanziata”, a differenza di altri programmi come quelli relativi alla vaccinazione, alla malaria, all’Aids.
Questa situazione sembra paradossale ai suoi occhi, dato che “una persona ben nutrita e ben nutrita potrebbe resistere adeguatamente a molte malattie”.
“Facciamo appello ai partner affinché finanziano i programmi, perché questa è la grande sfida oggi”, ha concluso il dottor Ndiaye.