L’area orticola di Agnak Petit, situata nel comune di Adéane nel dipartimento di Ziguinchor, è un chiaro esempio di come la ribellione della Casamance sia un vecchio ricordo. Questo luogo tradizionalmente caldo è diventato un punto d’incontro tra diversi gruppi etnici che coltivano lì per vivere, ma anche per guadagnarsi da vivere.
Più di venti anni fa, il villaggio di Agnak Petit era al centro del conflitto della Casamance. Allora, il villaggio situato nel comune di Adéane, dipartimento di Ziguinchor, esisteva solo di nome, poiché fu svuotato della sua popolazione in fuga dai combattimenti. Recentemente è stato avviato lì un progetto di orticoltura, attraverso il progetto AMP-Mangrove.
Secondo Assane Camara, ingegnere rurale del progetto AMP-Mangrove, questo progetto è stato realizzato su un’area di 4 ettari. Riunisce più di 350 donne che dispongono di 27 bacini con diversi pozzi e mini-trivelle. “Con una struttura chiamata Usophoral, abbiamo messo in comune i mezzi per raggiungere la nostra autonomia idrica, ma anche la recinzione. L’importanza di questo progetto sta nel fatto che Agnack era un villaggio ‘caldo’ in termini di sicurezza. Il tessuto sociale era dislocato e questo progetto di orticoltura ha permesso alle persone di incontrarsi. Ha stabilito una dinamica comunitaria e una sinergia a livello di villaggio. Le persone si incontrano e discutono i problemi del villaggio mentre attraversano il perimetro che riunisce diversi gruppi etnici. Stanno iniziando a ottenere risultati. I membri di questa comunità si sposano anche tra loro”, informa il signor Camara.
-Quindi i residenti vorrebbero che il progetto continuasse. “Lì sono stati investiti più di 20 milioni di franchi CFA. Dobbiamo davvero iniziare a renderli redditizi. A livello di ogni distretto, ci sono rappresentanti che lavorano e sono sotto la supervisione di un tecnico orticolo. Lei li supervisiona sul piano culturale specie da piantare sul posto come cipolle, ibisco, cetrioli e altre speculazioni che vengono poste qui. È necessario studiare il mercato e vedere quale prodotto funziona meglio. Per la vendita, a volte vendono a bordo dei campi o vanno a vendere a Ziguinchor, se le scorte sono sufficienti, hanno seguito una formazione organizzativa: ogni volta che c’è una vendita, una parte ritorna al fondo, l’altra parte alla persona che l’ha coltivata”, spiega. Prima di proseguire: «Ora la parte che tornerà al fondo sarà utilizzata per rinnovare le attrezzature degradate, a contributi del gruppo. Esempio: quando il villaggio dovrà avere un’aula, ci sarà un contributo. Si partecipa anche alle sagre di paese .”
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