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L’arrivo della Cadillac ci farà perdere soldi

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La Cadillac arriverà in Formula 1 entro il 2026, come parte di un accordo con la massima disciplina che ha impiegato tempo per concretizzarsi. Sostenuta prima da Andretti, la candidatura si è infine rifocalizzata, almeno in termini di immagine, sul marchio americano, di proprietà del gruppo General Motors, molto più attraente per il campionato e meno divisivo di Michael Andretti.

Tuttavia, il fatto che alla Cadillac sia assicurato un posto in non risolve subito tutti i problemi sollevati da questo dossier da quasi due anni. Tra i punti di tensione con le altre squadre, infatti, c’era la questione della compensazione finanziaria a fronte della perdita di introiti creata meccanicamente dalla comparsa di un’undicesima quota nella torta dei premi distribuiti dalla disciplina a fine stagione.

Da diversi anni la F1 ha adottato un fondo antidiluizione, nell’ambito degli Accordi della Concordia che regolano le questioni commerciali tra il campionato e le squadre. Quest’ultimo, inizialmente fissato a 200 milioni di dollari, dovrebbe essere pagato da ogni nuovo produttore che entra nella disciplina e poi condiviso tra tutti gli attori esistenti per compensare le perdite causate da questa divisione aggiuntiva.

Tuttavia, è diventato subito chiaro che le squadre attuali, che praticano tutte la disciplina almeno dal 2016, non erano del tutto pronte a vedere apparire un nuovo giocatore in un contesto in cui l’importo di questo fondo era considerato troppo basso data la valutazione complessiva. della F1 e dei suoi stakeholder. Con la fine degli accordi attuali, che arriverà a fine 2025, la somma verrà rivista al rialzo, con un’annunciata quota di ingresso di 450 milioni di dollari che Cadillac dovrà pagare a priori.

Ma per Toto Wolff, il capo della Mercedes, particolarmente veemente su questo argomento dal 2023, questo non basta ancora: “All’inizio siamo perdenti”ha detto ad Auto Motor und Sport. “Non sappiamo quanto Cadillac investirà nella Formula 1. Il compenso, attualmente fissato a 450 milioni di dollari, è troppo basso. Non compensa la perdita diretta di entrate”.

E sulla questione dell’utilità dell’arrivo di un 11° team, ancora di proprietà di un gruppo globale come la General Motors, Wolff si riserva il suo giudizio: “Solo il tempo dirà quale valore acquisterà la disciplina dall’arrivo dell’undicesimo partecipante. Se il valore del campionato aumenta, ne trarranno beneficio tutti. Ma questo ancora non lo sappiamo”.

“Nessuno mi ha informato dei piani esatti di Cadillac”ha aggiunto Wolff, lanciando una breve frase che non manca di ricordare senza dirlo che l’arrivo della GM avverrà inizialmente tramite una squadra che acquisterà il suo motore dalla Ferrari. “Se Cadillac si impegnasse oggi in un team ufficiale e investisse un adeguato budget di marketing nella Formula 1, sarebbe una preziosa aggiunta a questo sport”.

In questo articolo

Fabien Gaillard

Formula 1

Mercedes

Cadillac Racing

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