Il processo per stupro di Mazan, conclusosi nel dicembre 2024 con la condanna di 51 uomini per atti di eccezionale portata, continua a suscitare l’interesse dell’opinione pubblica e degli autori. Per il 2025 sono previsti tre libri, con diversi angoli di approccio, che offriranno prospettive su questo processo storico segnato da intensi dibattiti sulla giustizia e sui diritti delle vittime.
Una “esplosione” istituzionale analizzata da Cynthia Illouz
La prima opera, Processo Mazan, l’esplosionesarà pubblicato il 22 gennaio dalle Éditions de l’Observatoire. La sua autrice, Cynthia Illouz, saggista specializzata in questioni di uguaglianza tra uomini e donne, passa in rassegna le numerose disfunzioni istituzionali che hanno segnato questa vicenda. Secondo la presentazione inviata all’AFP, esplora i meccanismi che “soffocano la parola, incolpano le vittime e cancellano il consenso”. Questo libro intende analizzare i difetti sociali rivelati da questo processo.
Manon Garcia mette in discussione il femminismo e la sessualità
Flammarion annuncia, per il 5 marzo, Convivere con gli uomini, riflessioni sul processo Pelicotscritto dalla filosofa Manon Garcia, docente alla Libera Università di Berlino. Presente in aula durante i dibattiti di Avignone, Garcia mette in discussione, secondo l’editore, i punti ciechi della lotta femminista così come i concetti di stupro e sessualità nella nostra società. L’opera promette una riflessione approfondita sulle implicazioni sociali e filosofiche del processo.
Una storia coinvolgente di Élise Costa
In programma il 4 giugno Scrivi Mazandella giornalista giuridica Élise Costa, sarà pubblicato dalle edizioni Marchialy. Questo libro si concentra sulla storia del processo e sui suoi retroscena, cercando di tradurre la complessità dei rapporti umani rivelati al bar. Costa, nota per le sue cronache accattivanti, si interroga su come raccontare tali eventi senza ridurne la densità emotiva e morale.
L’eredità letteraria dell’affare Pelicot
Queste pubblicazioni seguono il successo del libro di Caroline Darian, figlia della vittima principale, Gisèle Pelicot. Il suo lavoro E ho smesso di chiamarti papàpubblicato nel 2022, ha già fatto colpo affrontando i drammi familiari legati a questa vicenda. Tradotto in diverse lingue, ha contribuito ad attirare l’attenzione internazionale su un processo ormai scolpito nella storia giudiziaria francese.
Related News :