Come altri settori, l’editoria deve affrontare le proprie responsabilità ambientali. Se il sindacato dei datori di lavoro del settore, lo SNE, fornisce da diversi anni statistiche industriali in termini di certificazioni manifatturiere, di bombardamento o forestali, recentemente ha rafforzato la sua azione in questo settore.
Nel 2021, l’Unione Nazionale dell’Editoria ha presentato una carta ambientale per l’editoria libraria, per incoraggiare i suoi membri ad attuare alcune buone pratiche. Notiamo anche l’apertura di un “Circolo dell’Ambiente», con conferenze online per i membri dell’organizzazione.
All’inizio dell’anno il sindacato ha inaugurato “Capitoli responsabili», un programma inteso a fornire agli editori strumenti per misurare meglio l’impronta di carbonio dei loro libri. E allora, idealmente, lavorare per ridurlo il più possibile.
Se la provenienza e la tracciabilità della carta costituiscono fattori importanti per l’ecologia del libro, si noti che molti altri ne entrano in considerazione: il luogo di fabbricazione dell’opera, ovviamente, che determina il numero di chilometri percorsi prima dell’immissione sul mercato. , ma anche i materiali e le tecniche utilizzate per rivestire l’opera, o addirittura per il suo trasporto…
Accanto alla sovrapproduzione di libri – che lo strumento Filéas (Fils d’information librai, editori, autori), co-progettato dalla SNE, dovrebbe consentire di ridurre -, queste condizioni di produzione, trasporto e promozione dei libri costituiscono uno dei problemi le leve da attivare per migliorare l’impronta carbonica degli esempi prodotti…
Misurare, analizzare e agire
Distribuito nell’arco di due anni, 2025 e 2026, il programma “Capitoli responsabili” è diviso in tre assi distinti:
– Calculate: implementazione di un calcolatore dell’impronta di carbonio, sotto forma di piattaforma digitale fruibile dagli editori che consente di misurare le emissioni di Co2 di ogni opera prodotta.
– Analizzare: effettuare analisi del ciclo di vita e monitorare la traiettoria individuale di due opere stampate (e del loro equivalente digitale), con obiettivi di supporto alle decisioni e ricerca di leve per migliorare le prestazioni ambientali.
– Treno: realizzazione di uno strumento formativo sulle tematiche ambientali del nostro settore per i dipendenti delle case editrici, con un modulo e-learning e un modulo in presenza.
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A priori, tutti questi strumenti potrebbero essere utilizzati dai membri della SNE, ma anche da altre aziende del settore editoriale. Quando è stato contattato, l’END non è stato in grado di fornirci immediatamente i dettagli.
Sostenuto dalla SNE, il programma è stato cofinanziato dal sindacato, la cui iniziativa è sostenuta dallo Stato sia nel quadro del sistema “Sostenere le alternative verdi 2” di France 2030, gestito dalla Banca
territori e dal Centro Nazionale del Libro.
Fotografia: illustrazione, ActuaLitté, CC BY SA 2.0
Di Antoine Oury
Contatto: [email protected]
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