Le prime tracce di occupazione dell’attuale regione Borgogna – Franca Contea risalgono a mezzo milione di anni fa. Questo è il punto di partenza di un lavoro costruito sotto forma di linea temporale cronologica, che racconta la lunga e affascinante storia del territorio.
Negli anni ’70, a Vergranne, nel Doubs, fu scoperto il cane di un bambino di età compresa tra 5 e 7 anni. Datato tra -500.000 e -420.000 anni fa, è una traccia dell’occupazione del territorio da parte di Un uomo di Heidelbergl’antenato dei Neanderthal, e una delle più antiche testimonianze della presenza dell’uomo in Francia.
Barral P., Charenton T. (sotto la direzione di), Storia(i) della Borgogna – Franca Contea. Frammenti di un territorio, Silvana Editoriale, 2024.
Questo minuscolo dente, giunto fino a noi dalla preistoria, segna l’inizio dell’opera come simbolo. Storia(i) della Borgogna – Franca Contea. Mezzo milione di anni di storia non possono essere condensati in un libro, anche di quasi quattrocento pagine, anche se riccamente illustrato. Per questo gli autori hanno scelto di evocarli piccoli tocchi cronologicicomponendo così una panoramica sorprendente. Più di un centinaio di specialisti di varie discipline ha realizzato questo affresco storico sotto la direzione di Philippe Barral, docente-ricercatore di archeologia all’Università Marie et Louis Pasteur, ex direttore del MSHE, e di Thomas Charenton, curatore capo del patrimonio della regione Borgogna-Franca Contea.
Punti salienti e racconti si mescolano nelle pagine di questo lavoro diviso in sei capitoli principali, ciascuno corrispondente ad un periodo: Preistoria e Protostoria, fino alla battaglia di Alésia, nel -52; Antichità poi, fino al 476, data della caduta dell’Impero Romano d’Occidente; il Medioevo, che copre il periodo successivo fino al 1492 e la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo; l’era moderna, fermandosi alla Rivoluzione francese; l’età contemporanea, tra il 1789 e la fine della Seconda Guerra Mondiale; tempo presente, dal 1945 ai giorni nostri. L’assetto territoriale, l’economia, la politica, la religione, l’architettura, la cultura, ecc., i diversi aspetti delle attività umane e l’evoluzione delle società si svolgono in completa libertà all’interno di questo quadro classicamente stabilito.
Date disegnate nel tempo
Dall’insediamento dei primi uomini nel -500.000 alla famosa battaglia di Alésia nel -52, che vide Vercingetorige arrendersi davanti a Cesare, numerose tracce spiegano la precoce occupazione di un territorio favorevolmente situato tra il bacino parigino, la valle del Rodano e l’asse del Reno. I tre secoli successivi all’integrazione della Gallia nell’Impero Romano furono un periodo di crescita economica, in un contesto di progressiva romanizzazione dei popoli gallici punteggiato da lotte fratricide.
Un maggio del 68 (!), Vesonzio (Besançon), geograficamente incuneata tra i popoli fedeli a Nerone e quelli contrari alla sua amministrazione, è il luogo di una battaglia che avrebbe provocato 20.000 morti secondo gli scritti di Plutarco. Nel 350, il generale Magnence si autoproclamò imperatore ad Autun (71) mentre era di passaggio con il suo esercito, un’insubordinazione che lo rese padrone per tre anni di una parte dell’Occidente romano che i libri di storia hanno dimenticato. A lungo capitale degli Edui, Autun rappresenta una delle testimonianze più documentate di questo periodo.
Rappresentazione artistica del teatro Mandeure (Epomanduodurum) nel Doubs.
L’IVe secolo è segnato dall’avvento del cristianesimo in Gallia. Qualche secolo dopo furono fondate le abbazie di Cluny (71) e di Citeaux (21), rispettivamente nel 910 e nel 1098; diedero vita ad ordini religiosi che si diffusero in tutta Europa.
I loro edifici fanno parte l’importante patrimonio architettonico testimoniando l’occupazione umana della regione nel corso dei secoli.
I resti molto ben conservati dei villaggi lacustri di Chalain e Clairvaux (39) forniscono preziose informazioni sull’organizzazione dell’habitat neolitico. La Porta Nera di Besançon, eretta intorno al 180, è un arco di trionfo per il quale sono ancora controverse diverse spiegazioni. Il teatro di Mandeure (25) si afferma come il più grande della Gallia romana. Le saline di Arc-et-Senans, nel 1774, hanno impresso uno stile artistico inedito sugli edifici a vocazione industriale, secondo i progetti che la sistemazione paesaggistica sarà completata nel 2022.
Artigianato e industrialasciano numerose tracce che raccontano l’evoluzione delle attività produttive della regione.
Spade, punte di lancia e altre vestigia del registro guerriero rinvenute nella Saona sono esempi del lavoro di metallurgia del bronzo, attestato in tutta Europa dal -2300 al -850. L’industria siderurgica, fondata nell’antichità, si sviluppò in migliaia di officine per la produzione del ferro, fino all’epoca moderna e dopo aver beneficiato delle innovazioni del Medioevo. Lo sfruttamento del giacimento di carbone scoperto a Le Creusot iniziò nel 1768 e durò più di cento anni, prima che la miniera venisse progressivamente abbandonata, con la chiusura dell’ultimo pozzo risalente al 1943. I primi insediamenti dei primi maiolieri a Nevers, in 1588, portò all’apertura di 58 fabbriche di terracotta nella regione. Nel 1793, la fabbrica nazionale di orologi aprì i battenti a Besançon e visse anni bui, in un contesto segnato dall’ostilità della popolazione nei confronti dei lavoratori salariati svizzeri.
Il pilota Jules Goux, vincitore della 500 Miglia di Indianapolis del 1913, al volante della Peugeot L76. Hérimoncourt, Archivio Peugeot Terre-Blanche
Nella Franca Contea settentrionale, alla fine del XIX secoloe secolo, Peugeot si lanciò in attività diverse, dalla macinazione della farina, alle crinoline, agli utensili e alle biciclette, prima di produrre la sua prima automobile con motore a benzina nel 1890 e vincere la leggendaria corsa di Indianapolis nel 1913 con il suo modello L76. Nel 1972, Alsthom Belfort mette in funzione la sua prima centrale elettrica TGV e nel 1973 SEB diventa un gruppo industriale. Naturalmente le risorse naturali servono anche alle attività economiche. Se molte saline sfruttavano l’“oro bianco” nel XVIII secoloe secolo, le sorgenti saline del massiccio del Giura si svilupparono a partire dal Neolitico. Tra le ricchezze del territorio, i vigneti della Saône-et-Loire, della Costa d’Oro e del Giura furono a loro volta devastati dalla fillossera durante gli anni ’70 e ’80 dell’Ottocento, provocando uno sconvolgimento fenomenale sia nel paesaggio che nella società.
In termini di piaghela Peste Nera gettò un’ombra tragica sulla fine del Medioevo. Il registro parrocchiale di Givry (71), il più antico documento di questo tipo in Francia, riflette l’importanza dell’epidemia: se riporta 43 morti al massimo all’anno, prima dell’arrivo della peste nel 1348, si registrano 649 decessi durante questo anno buio. Un secolo dopo furono costruiti gli ospizi di Beaune (21), posti sotto la protezione del Papa. Dedicati alla cura degli ammalati, operarono dal 1452 al 1971, anno in cui furono trasformati in museo.
Sepoltura a Ornans di Gustave Courbet / Wiki Commons
I luoghi e gli edifici parlano della vita politica, culturale e artistica della regione, e di personalità molto diverse che lo animarono. L’ebanista e architetto Hugues Sambin, nato intorno al 1518 a Gray (70), ha lasciato testimonianze della sua arte a Besançon e Digione. “Il banchetto dei Girondini”, offerto nel 1847 in onore di Alphonse de Lamartine (1790-1869), è ancora una volta celebrato da un immenso mosaico parietale, inaugurato nel 1983 a Macon (71), città natale del poeta e politico. Gustave Courbet (1819-1877) continuò a trarre ispirazione dalla sua regione per realizzare dipinti dal realismo spesso criticato, come il suo famoso Sepoltura ad Ornans (25). Originario di Chalon-sur-Saône (71), Nicéphore Niépce inventò nel 1824 la fotografia, un’immagine istantanea che sarà trasmessa dal movimento filmato dai fratelli Lumière, nati a Besançon e pionieri del cinema.
Anche la musica risuona nel territorio come il suono degli Eurockéennes de Belfort (90) dal 1989, che dona una nuova identità alla città industriale. Sportnon è escluso. Nel 1996, l’AJA Auxerre (89) vinse la coppa e il campionato francese di calcio, una doppietta senza precedenti per una città di meno di 40.000 abitanti, che rese il club leggendario. Nel 2014, tocca alla Planche des Belles Filles (70) unirsi ai grandi campionati: la stazione sciistica dei Vosgi diventerà una tappa emblematica del Tour de France…
Con il superamento di questo traguardo si può chiudere la folle corsa nel tempo in Borgogna – Franca Contea.
Una lunga storia da esplorare in un’opera straordinariae che continua a essere scritto ogni giorno.
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