L’uscita del Senegal dalla lista dei Paesi meno sviluppati (PMS) è stata annunciata due (2) anni fa. Il nostro Paese, che si preparava a ciò, aveva chiesto una moratoria per continuare a beneficiare di alcuni vantaggi degli aiuti internazionali, indica un comunicato stampa della Segreteria Esecutiva Nazionale dell’Alleanza per la Repubblica (APR).
Con questa risoluzione, il partito dell’ex presidente Macky Sall sottolinea che le Nazioni Unite hanno brillantemente confermato che, grazie all’efficace attuazione del Piano Senegal Emergente, “il Senegal ha raggiunto un livello di sviluppo economico, umano e sociale sufficiente per non essere più classificato in questa categoria.
Infatti, l’APR specifica che un paese è considerato idoneo a uscire da questa categoria LDC se soddisfa una serie di criteri nel corso di due (2) revisioni consecutive, effettuate ogni tre (3) anni dal Comitato. delle Politiche di Sviluppo (CDP) delle Nazioni Unite (ONU).
Apprezzando questa risoluzione delle Nazioni Unite, l’Alleanza per la République si compiace della “performance mostrata dal nostro Paese al termine della valutazione, che attesta e conferma con rigore e serietà, una grande vittoria per il Senegal” .
L’APR rende un vibrante omaggio al Presidente Macky Sall per la sua visione autentica registrata nel PSE e per la sua leadership riconosciuta in tutto il mondo, così come ai suoi governi successivi, al popolo senegalese e ai partner tecnici e finanziari, che senza dubbio hanno contribuito in modo decisivo al progresso economico e sociale del Senegal, attraverso la trasformazione strutturale della nostra economia, la crescita inclusiva e il continuo miglioramento dell’immagine internazionale del Senegal.
L’Alleanza per la Repubblica ricorda che, grazie ad una politica ben strutturata e articolata attorno al PSE, “il Senegal, sotto la guida del presidente Macky SALL, è riuscito, con il rigore, a superare la soglia fissata dall’ONU e relativa al reddito pro capite e per soddisfare i criteri di valutazione basati su indicatori quali nutrizione, salute o istruzione.
E ha aggiunto: “su altri criteri come la vulnerabilità, l’esposizione agli shock economici e climatici, la valutazione ha confermato la resilienza del Senegal”.
Oggi, prosegue l’APR, ci sfidano nuove sfide, legate all’uscita del nostro Paese dalla categoria LDC. Al di là del consolidamento del nostro rango, si tratta della necessità di aumentare la competitività dell’economia nazionale per mantenere la crescita, fermo restando che uscendo da questa categoria, “il Senegal non potrà più beneficiare di alcuni vantaggi legati allo status di LDC come accesso preferenziale ai mercati internazionali o finanziamenti agevolati”, ha avvertito il partito di Macky Sall.
Tuttavia, l’Alleanza per la Repubblica invita le nuove autorità, nel quadro della continuità dello Stato, a consolidare e promuovere il “nuovo status del Senegal, eredità positiva incontestabile del regime uscente, attraverso una crescita forte e inclusiva e la creazione di posti di lavoro espandendo al tempo stesso i programmi sociali e l’accesso universale.
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