Alla parete, una pin-up dipinta a scopo decorativo sovrasta una teca dorata. “Era lì, sotto il lavandino, dove si nascondeva Lilian, la mia dipendente”, racconta Michel Catalano, tipografo a Dammartin-en-Goële (Seine-et-Marne). Nella custodia ho infilato un testo scritto da François Hollande, io e Lilian. Ognuno descrive questa giornata a modo suo. Il contenuto rimarrà segreto finché l’edificio non si muoverà. Dopo la ricostruzione ho trasformato questa stanza in un ufficio perché per me era importante non dimenticare che Lilian è rimasta lì per otto ore. Immobile senza bere o altro. Mi ha anche salvato la vita. » Da allora il giovane ha lasciato l’azienda ma entrambi continuano a chiamarsi per darsi notizie, solo per restare in contatto.
Dieci anni dopo l’attentato a Charlie Hebdo, l’ostaggio dei terroristi nell’ultimo giorno della loro fuga ha pubblicato questo giovedì, 2 gennaio, “L’Imprimeur de Dammartin, l’ostaggio dei terroristi racconta la sua storia”. Un libro testimonianza pubblicato dalle Editions du Cherche-Midi. Una storia affascinante dalle sue sedute con il suo psicologo. Michel Catalano parlerà anche il 7 gennaio in un nuovo documentario sullo show “Infrarouge” su France 2, in occasione del decimo anniversario del dramma.
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