Cultura. Dodici strumenti scientifici che testimoniano i progressi compiuti in questo campo nel corso del XVIII secolo sono oggetto del libro realizzato dalla Maison des Lumières Denis-Diderot e che ripercorre la storia di questi strumenti presenti nelle collezioni del museo Langres.
Un lavoro incentrato non su una mostra temporanea ma su parte delle collezioni permanenti, questa la creazione portata avanti durante quest'ultimo anno dalla Maison des Lumières Denis-Diderot per culminare nell'uscita, pochi giorni prima di Natale, di 'un libro intitolato Tesori della collezione di strumenti scientifici. Curatore dei musei di Langres, Olivier Caumont ha presentato quest'opera che ha richiesto un anno di lavoro attorno a dodici strumenti scientifici che fanno parte delle collezioni della Maison des Lumières Denis-Diderot.
Ha sottolineato che questi elementi scientifici costituiscono una piccola parte delle collezioni ma hanno la particolarità di essere stati acquisiti nel corso degli ultimi dodici anni. “Si tratta quindi di oggetti recentemente entrati in possesso dei musei nella scala della loro attuale epoca e questo permette al MLDD di poter mostrare ai visitatori come, attraverso questi strumenti, la scoperta e la diffusione di nuovi concetti scientifici abbia potuto modificare la conoscenza che avevamo in quel momento nel mondo.
Frutto di un lungo lavoro di ricerca di informazioni ma anche di messa in luce dei diversi strumenti attraverso fotografie degli oggetti o opere che li rappresentano, il nuovo libro dei musei Langres permette non solo una prospettiva su diversi livelli di scienza ma anche una presentazione dettagliata di ciascuno dei dodici strumenti della collezione Langres.
Mai troppo lontano dai pensieri di Diderot
Una collezione che ha potuto essere raccolta, come hanno sottolineato Olivier Caumont e Patricia Guérin, assistente alla cultura, grazie al sostegno delle comunità ma anche a sponsorizzazioni private come quella della società OP mobilità. Questo sostegno ha permesso, ad esempio, di acquisire un cronometro marino o addirittura il cosmoplano di Jacques François Dicquemare. Quest'ultimo strumento è unico in quanto attualmente è l'unico dei dodici oggetti scientifici presenti nel libro a non essere ancora esposto in una delle vetrine della Maison des Lumières.
Al di là dell'aspetto scientifico e della messa in luce di ciascuno degli strumenti presentati, questo libro si sforza anche di non allontanarsi troppo da quello che ha dato il nome al museo Langres. Infatti, attraverso tavole dell'Enciclopedia o anche riferimenti ai suoi scritti, Diderot o almeno il suo pensiero è percepibile attraverso esempi di riflessione riguardo alle scienze e agli esperimenti.
Pierre Gaudiot
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