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Chi era l’inventore dimenticato del metodo Coué?

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Etienne Kern racconta un racconto toccante della sua vita, mescolando elementi autobiografici che non aggiungono molto alla storia.

gabbiano

Ogni giorno, in ogni senso, sto migliorando sempre di più.

Emile Coué, nato nel 1857 a Troyes, ha avuto un destino inimmaginabile. Il libro inizia con il suo arrivo trionfante a New York nel 1923. Aveva quasi 66 anni e morì a Nancy tre anni dopo, nel 1926. Il suo piccolo libro: Autocontrollo attraverso l’autosuggestione cosciente era allora diventato un bestseller (100.000 copie in tre anni) in cui promette salute, felicità, fiducia, gioia. Pensava di aver trovato la chiave nell’immaginazione. Era visto come a “uomo miracoloso” che alcuni negli Stati Uniti paragonarono a Gandhi o Lenin! Tenne conferenze a ritmo frenetico e continuò a propagare il suo metodo di ritorno nel continente europeo.

Anche se John Lennon lo cita nella sua canzone Bel ragazzo, dicendo a sua volta: “Ogni giorno, in ogni modo, va sempre meglio”il nome e la vita di Coué scomparvero dai radar, ridotti a una forma di ciarlataneria.

Ma possiamo vedere in Emile Coué anche un precursore del trattamento placebo e di alcune terapie attuali per lo sviluppo personale, la medicina alternativa o l’autosuggestione!

Autosuggestione

Emile Coué non è mai stato un medico ma un farmacista, viaggiava tra Troyes e Nancy con la moglie Lucie, osservando l’effetto dei placebo sui suoi clienti e affascinato anche dalle sessioni di ipnosi terapeutica a cui partecipava.

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Ha capito, scrive Etienne Kern, “che prima del rimedio c’è il desiderio del rimedio e il bisogno di credere. Peccato che se mente, l’illusione è un aiuto, forse l’unico aiuto.” “Possiamo guarire con la suggestione, l’immaginazione. Non le fratture, non i tumori, ma tutti questi disturbi che, direttamente o indirettamente, hanno a che fare con la nostra mente.”

Un “collega” gli disse: “Non siamo noi a guarire, è la fiducia riposta in noi”.

Ovunque, la gente fa la fila davanti al suo negozio o alle sue conferenze, per vedere questo maestro di ottimismo. “Vogliamo stare bene, ha detto, stiamo andando male. Ma più che la volontà è l’immaginazione a prevalere e questa può essere guidata dall’autosuggestione.”

I suoi ammiratori, tra cui un ministro a Londra e un maharajah, non sempre trovano una cura per i loro mali, ma per un po’ saranno stati meno soli.

Etienne Kern non va oltre nell’analisi del metodo Coué. Ma possiamo seguirlo quando scrive “vivi ogni giorno come se fosse il giorno più felice, vorremmo fosse possibile, eh?”

La vita migliore | Romanzo | Etienne Kern | Gallimard, 192 pp., € 19,50, digitale € 13.

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