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Il congolese Wilfried N’Sondé al Festival Internazionale del Libro della Guyana

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Dal 27 al 30 novembre 2024 si svolge la 13a edizione del Festival Internazionale del Libro della Guyana. Dopo i Caraibi dell’anno scorso, il Festival punta i riflettori sull’Africa e sui giovani attraverso diversi autori: il camerunese Djaïli Amadou Amal, Premio Goncourt per le scuole superiori studenti con il suo romanzo Les Impatientes, il franco-ivoriano Serge Bilé, l’ivoriano Armand Gauz, il congolese Wilfried N’Sondé, il malgascio Jean-Luc Raharimanana, l’afroantilleana Sylvia Serbin, la congolese Ekanga Shungu.

Quest’anno, come l’edizione precedente, verranno proposti spettacoli: teatro, racconti, poesia… Allo stesso modo, una classe di studenti delle scuole medie di Mana si incontrerà con altre scuole di Cayenne per presentare uno spettacolo di marionette.

Sono quindi previsti incontri con gli autori invitati: nelle scuole o allo Zéphyr.

Il Festival ritorna infatti nella sala di spettacolo Cayenne, della quale due anni fa non aveva potuto usufruire a causa dei lavori. È qui che si svolgeranno la maggior parte dei caffè letterari, delle tavole rotonde e degli incontri.

Sul posto, il pubblico potrà incontrare autori, scrittori, librai ed editori invitati della Guyana, ma anche la Federazione brasiliana degli studiosi universitari di scienze, lettere e arti che presenterà autori provenienti dal Brasile.

Tra le novità di quest’anno: uno spazio riservato agli autori della Guyana autopubblicati. Promolivres ha preventivamente realizzato un’indagine sull’argomento, i cui risultati saranno presentati durante il Festival.

L’obiettivo finale potrebbe essere la creazione di una struttura per stampare libri in Guyana e rispondere alle difficoltà logistiche.

Autori provenienti dalla Guyana presenteranno le loro pubblicazioni. Tra i più recenti: Guyana, terra di eccezioni di Eric Médaille. Durante il festival, sei autori della Guyana partiti lo scorso anno per una residenza sull’isola di Marajò, in Brasile, presenteranno anche il frutto del loro lavoro: una raccolta di racconti intitolata Marajò.

Attenzione: tutti gli appuntamenti sono gratuiti.

Jean-Jacques Jarele SIKA / Les Echos du Congo-Brazzaville

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