Con Beirut: 13 aprile 1975, autopsia di una scintilla, Questo è un libro sorprendente portatoci da Marwan Chahine, un ex giornalista. La sua storia è sia una storia personale sulle sue origini, i suoi genitori sono libanesi. È anche un'indagine giornalistica e le sue impasse, o anche una ricerca filosofica sulla verità o sull'oblio.
Marwan Chahine ha impiegato quasi 10 anni per produrre questo libro, che gli è arrivato quasi per caso. Quando, partendo per il Libano per scrivere narrativa, si ritrovò di fronte a questo evento, l'autobus palestinese preso di mira dai miliziani cristiani il 13 aprile 1975, evento ritenuto innescante, in quanto inizio della guerra civile libanese.
Marwan Chahine ha cercato di ricostruire nei minimi dettagli cosa sia realmente accaduto. Ma allo stesso tempo si chiede: perché questo evento e non un altro? In un Paese e in un'epoca in cui la violenza era già quotidiana? L'indagine è stata delicata. Molti non volevano ricordare esattamente. Chahine ha incontrato decine e decine di testimoni, testimoni delle tragedie e delle atrocità commesse, ma anche protagonisti di questa guerra civile. Con una osservazione: la verità è instabile in questo Paese che non ha scelto di guardare in faccia il proprio passato.
E per una buona ragione, alcuni degli attori di questa guerra sono ancora al potere oggi in Libano, e ancora con gli stessi vicini problematici, la Siria e soprattutto oggi Israele. Il libro è affascinante, scritto con grande sensibilità, e si legge quasi come un'indagine di polizia, come un thriller.
Su questa stessa guerra civile in Libano: Nessun nemico come un fratello di Frédéric Paulin ad Agullo
E questo è un vero romanzo poliziesco. Nessun nemico come un fratello, è la storia della guerra civile in Libano tra il 1975 e il 1989. È il primo romanzo di una trilogia. Ce ne saranno altri due. L’ambizione è comprendere la storia e soprattutto questi buchi neri, trovare verità a volte dimenticate o nascoste, o addirittura falsificate dal discorso ufficiale. Nessun nemico inizia il 13 aprile 1975, con questo attacco all'autobus palestinese di cui ci parla Marwan Chahine.
Frédéric Paulin scrive romanzi cupi che utilizzano sempre la Storia come materia prima. La sua unica fantasia sono personaggi di fantasia che si mescolano con personaggi molto reali, per guidarci attraverso queste avventure. Il romanzo si conclude con la tragica giornata del 23 ottobre 1983, quando due attentati suicidi, quasi contemporaneamente, colpirono soldati americani e francesi delle forze di sicurezza multinazionali.
Tutto è molto documentato, scritto con grande precisione, ma è anche spettacolare, assolutamente accattivante. Il secondo volume della trilogia uscirà a febbraio.
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