Salsa AI di Parigi. La Torre Eiffel devastata, la piramide del Louvre distrutta: i fotografi Yves Marchand e Romain Meffre hanno usato l'intelligenza artificiale per immaginare un Parigi in rovina nel loro libro fotografico pubblicato all'inizio di novembre da Albin Michel.
Con questo lavoro in formato Wembanyama, i due fotografi hanno unito la loro arte, la loro passione per l'urbex e il software di intelligenza artificiale per immaginare una Parigi post-apocalittica svezzata dai suoi abitanti.
52.000 immagini generate
Per i geek, il duo, specialista in riprese di stanze 4×5, ha utilizzato Midjourney per generare immagini da foto di luoghi a Parigi. Ci sono volute 52.000 immagini per ottenere (a volte con grande difficoltà) le 80 immagini del libro. Secondo loro ci vorranno circa 650 generazioni affinché queste immagini diventino realtà – o secondo i nostri calcoli trigonometrici circa 20.000 anni.
Attraverso le pagine scopriamo luoghi conosciuti come il Centro Pompidou con le sue tubature arrugginite o la galleria Evolution riportata allo stadio animale, ma anche luoghi quotidiani come una lavanderia a gettoni che merita una bella ripulita, un negozio di dischi con decorazioni a righe o un autobus deposito che non potrà più ospitare molte persone.
Per quanto riguarda la genesi del libro, i fotografi – accompagnati nella postfazione dallo scrittore Nathan Devers – evocano il fascino umano per le rovine e la nozione di futuro. Ma forse è solo fantasia messa in immagini per questi due pionieri dell'urbex.
Le rovine di Parigidi Romain Meffre e Yves Marchand, con Nathan Devers, Albin Michel, 128 pagine, €49.
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